Per rassodare il seno cadente e averlo più alto ecco 4 esercizi ideali anche dopo l’allattamento e in menopausa

seno

La pelle che riveste il nostro corpo non sempre ha l’aspetto che desideriamo. Per esempio, alcune volte potremmo ritrovarci a lottare contro qualche piccolo rigonfiamento rossastro, acne foruncoli, puntine, oppure contro piccoli solchi bianchi, le temute smagliature.

Altre volte ancora, invece, la nostra nemica giurata potrebbe essere la lassità e cioè una perdita di tonicità che renderebbe la pelle pendente verso il basso. A questo fenomeno si aggiungerebbe, poi, una certa morbidezza dei tessuti, quella che comunemente chiamiamo “flaccidità”.

Questa sorta di inestetismo può interessare diverse parti del corpo e per contrastarlo l’attività fisica potrebbe diventare la nostra alleata numero uno. Un allenamento, con esercizi mirati, potrebbe, ad esempio, aiutare a tonificare le “braccia a pipistrello”, una tipologia di lassità molto diffusa, che interessa la zona dei tricipiti.

Tuttavia, allo stesso, identico modo, potrebbe aiutare in caso di seno cadente, definito un punto debole da molte donne.

Per rassodare il seno cadente e averlo più alto ecco 4 esercizi ideali anche dopo l’allattamento e in menopausa

Avere un seno che penzola verso il basso e che ha assunto una forma allungata, perdendo quella più rotondeggiante e soda, potrebbe dipendere da diversi fattori.

Uno di questi potrebbe essere il semplice aumento delle candeline sulla torta e l’arrivo dei fatidici “anta”. Però, al di là dell’inevitabile età che avanza, potrebbero esserci dei momenti della nostra vita particolarmente coinvolti in questo cambiamento, come l’allattamento o la menopausa.

In tutti questi casi potremmo impegnarci in una serie di esercizi, che avrebbero come obiettivo quello di rafforzare i pettorali. Infatti, allenare, con moderazione, proprio questa parte del corpo sarebbe importante per rassodare il seno cadente e averlo più alto.

Primo esercizio

Potremmo iniziare il nostro allenamento con delle semplici “flessioni in piedi”. Appoggiamo i palmi delle mani al bordo di un tavolo o allo schienale del divano, divarichiamo leggermente le gambe e solleviamoci sulle punte dei piedi.

Poi, iniziamo a piegare e a distendere le braccia, portando il petto vicino al supporto, ripetendo l’esercizio 10-15 volte per 2-3 volte.

Secondo esercizio

Per svolgere questo esercizio assumiamo la classica posizione del plank con braccia distese. In maniera alternata, poi, stacchiamo una mano da terra e solleviamo un braccio distendendolo in avanti.

Anche in questo caso potremmo ripetere l’esercizio 10-15 volte per braccio per 2-3 volte.

Terzo esercizio

Continuiamo con 2 serie da 10 di un’altra tipologia di piegamenti, utilizzando una sedia. Accostiamola al muro e sediamoci ancorando le mani al bordo frontale.

Poi, divarichiamo leggermente le gambe, portiamo i piedi in avanti e facciamo scivolare il sedere fuori dalla sedia. A questo punto iniziamo a piegare i gomiti, facendo su e giù e cercando di portare le spalle alla loro stessa altezza.

Quarto esercizio

Infine, distendiamoci a terra supini, con le gambe piegate e leggermente divaricate. Portiamo le braccia sollevate sopra e al petto, con gli avanbracci uniti, le mani chiuse a pugno e le nocche vicine. Da questa posizione apriamo le braccia, sollevando i gomiti e cercando di allinearli con le spalle.

Questo esercizio potremmo ripeterlo sempre 10-15 volte per 2-3 volte e potremmo intensificarlo impugnando dei pesi.

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