Per questi 2 problemi eredi e vedova perderanno l’eredità o pagheranno una ingente spesa se aspettano troppo tempo per accettare o rifiutare il lascito 

eredità

L’eredità altro non è che tutto quello che un defunto lascia ai suoi parenti superstiti. Ma gli eredi non entrano in possesso del lascito fino a quando, tutti loro non accettano l’eredità o non completano la procedura di accettazione o rinuncia con tanto di dichiarazione di successione. Tutti i chiamati infatti, devono manifestare la loro volontà. I beni del defunto passano di mano agli eredi a procedura ultimata. E si tratta di una procedura lunga molti anni. Un arco temporale che mette a rischio gli eredi stessi,  per almeno due ragioni che molti sottovalutano.

Per questi 2 problemi poco conosciuti eredi e vedova perderanno l’eredità o pagheranno una ingente spesa se aspettano troppo tempo per accettare o rifiutare il lascito

Per completare una procedura ereditaria c’è un termine fondamentale e piuttosto lungo. Si tratta del noto termine decennale. Infatti un erede ha 10 anni di tempo per accettare o rifiutare l’eredità del parente defunto. Fino a quando tutti gli eredi accettano o meno l’eredità, i beni del defunto restano appesi, in una specie di limbo. Con il giudice che d’ufficio, o per volontà testamentaria del defunto o dietro richiesta di uno degli eredi, nomina un curatore.

Il curatore deve amministrare i beni ereditari per le questioni di ordinaria amministrazione. Solo con l’ok del giudice potrà avviare anche la straordinaria amministrazione. Il curatore deve difendere i beni da eventuali creditori. Inoltre può vendere sia i beni mobili che quelli immobili. Una eventualità non certo rara se i creditori del defunto si presentano. Per la vendita dei beni immobili serve l’autorizzazione di un giudice. Il curatore opera dietro giuramento e deve riportare al giudice, con una periodicità predefinita, l’esito del suo operato.

Chi paga il curatore

Ricapitolando, il giudice nomina il curatore. E gli eredi pagano questo professionista per i suoi servigi. Per tutta la fase di amministrazione del curatore, l’eredità si chiama giacente. La figura del curatore è giuridica. In effetti è una figura prevista dall’articolo numero 781 del Codice di Procedura Civile. Una gestione di 10 anni da parte del curatore può essere molto dispendiosa economicamente per gli eredi. I quali nel momento che accettano l’eredità, diventano proprietari retroattivamente. L’eredità parte infatti dalla data dell’apertura della successione (decesso del parente). Ma ereditano i beni non nella situazione iniziale ma nella condizione in cui li lascia il curatore. Dopo 10 anni senza che sia maturata la decisione di accettare l’eredità, gli eredi perdono il diritto ai beni del defunto. E l beni del defunto passano allo Stato. In questo caso da giacente l’eredità diventa vacante. È evidente che per questi 2 problemi eredi e vedova rischiano davvero tanto.

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