In questo periodo, siamo costretti a cenare spesso in casa, poiché i ristoranti sono chiusi. Questo vuol dire che dobbiamo cucinare noi, oppure ordinare a domicilio. Ed uno dei piatti più popolari in questo senso è il sushi. Ma cosa succede se ne abbiamo ordinato troppo e lo avanziamo? Per quanto tempo si può conservare il sushi in frigo ed in che modo?
Questa domanda è molto importante, perché la cattiva conservazione del pesce crudo può causare seri rischi per la salute. Vediamo quindi come fare.
Il pesce crudo
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Stiamo parlando di un alimento da trattare con estrema delicatezza. Se il pesce crudo non viene conservato al meglio, rischia di contaminarsi con batteri molto pericolosi. Tra questi, il parassita Anisakis, che può portare febbre e vomito.
Per evitare questi problemi, i ristoratori abbattono sempre il pesce crudo. L’abbattimento consiste nel portare a circa -20 gradi l’alimento per circa due ore prima della consumazione.
Una volta servito, in teoria il sushi andrebbe mangiato immediatamente, sia per una questione di gusto, che appunto di tutela dai batteri. Ma se per caso ne avanzasse, possiamo conservarlo per un po’.
Come conservarlo
Per conservare al meglio il sushi, bisogna coprirlo bene con una pellicola, e metterlo in frigo tra gli zero e i quattro gradi. Ed esso può restare in frigo solo per poco tempo, circa sei ore. Se siamo proprio sicuri che sia freschissimo, si può arrivare al massimo alle dodici ore. Questo vuol dire che se si ordina a cena, il limite assolutamente da rispettare è il pranzo successivo. Ma sarebbe molto meglio ordinare a pranzo e consumare al massimo a cena. In tal modo passerà molto meno tempo, e saremo più tutelati dai batteri.
Ora sappiamo per quanto tempo si può conservare il sushi in frigo ed in che modo. Però stiamo molto attenti, e non esitiamo a buttarlo se non siamo sicuri di averlo conservato bene.