Alla morte del familiare accade spesso che i chiamati all’eredità debbano perfezionare alcuni adempimenti fiscali e corrispondere le relative imposte. Se questa regola vale nei casi in cui siano presenti degli immobili o beni mobili e patrimoniali, è possibile escludere alcuni elementi dall’elenco. Per tale ragione di seguito vedremo per quali beni gli eredi non pagano l’imposta di successione all’Agenzia delle Entrate.
A chi spetta pagare l’imposta di successione
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Quando si parla di successione ereditaria, generalmente si prende a riferimento quando indica il Testo Unico sulle successioni e donazioni D.L. n. 346/1990. L’imposta di successione rappresenta un tipo di imposta che si paga in ragione del trasferimento dei beni del defunto ai suoi eredi. Tale pagamento non ha un importo univoco ma varia in ragione del valore dei beni che gli eredi ricevono nell’attivo ereditario. In questi casi si parla infatti di aliquote che si calcolano sulla base di una specifica tabella. Una volta che si presenta la dichiarazione presso l’Agenzia delle Entrate, l’Ente procede poi ad emettere l’avviso di liquidazione.
A partire dalla data di rilascio dell’avviso di liquidazione si hanno 60 giorni di tempo per corrispondere l’imposta al Fisco. In alcuni casi non mancano episodi in cui uno o più eredi non vogliano pagare la tassa di successione. In tali circostanze si procede secondo uno specifico principio come si può leggere qui.
Per quali beni gli eredi non pagano l’imposta di successione all’Agenzia delle Entrate
Se esistono delle aliquote e delle franchigie per il pagamento della successione, è vero anche che alcuni beni sono esclusi dall’imposta. Nello specifico, i beni esclusi dall’imposta di successione sono: trattamento di fine rapporto (TFR); titoli di Stato, di debito pubblico o simili; crediti verso lo Stato o gli Enti pubblici; beni culturali che godono del vincolo culturale anteriore alla successione; veicoli che risultano iscritti al pubblico registro automobilistico; crediti ceduti allo Stato nei limiti della data delle successione ed i crediti giudizialmente contestati all’apertura della successione. Tutti questi beni si escludono dal pagamento dell’imposta di successione.