Per proteggere i soldi dalle crisi bancarie e dalle tempeste finanziarie ecco i beni rifugio su cui molti hanno puntato

Come proteggere i soldi dalle crisi bancarie e dalle tempeste finanziarie

L’inflazione alle stelle, le Borse in ribasso, il crollo dei prezzi dei titoli di Stato e la crisi nel settore bancario. Tutti questi motivi hanno spinto gli investitori a cercare un porto sicuro per i loro soldi. Ma quali sono le soluzioni di investimento più adottate oggi dai risparmiatori?

Tradizionalmente, i beni rifugio rappresentano un porto sicuro dove investire durante le crisi finanziarie. Tuttavia, oggi i mercati sono altamente correlati, il che rende la ricerca di un porto sicuro più difficile. In passato, se i prezzi in Borsa scendevano, aumentavano le obbligazioni e l’oro, mentre il mercato immobiliare era poco influenzato dalle crisi finanziarie.

Per proteggere i soldi dalle turbolenze finanziarie molti hanno puntato su questi titoli

Con l’avvento della tecnologia, ora è possibile investire e disinvestire in pochi secondi, e quando la paura arriva, tutti vendono indipendentemente dal loro tipo di investimento. Tuttavia, nonostante una maggiore volatilità dei prezzi, i beni rifugio sono rimasti gli stessi di un tempo. Ma a questi si sono aggiunte nuove forme di investimento come il Bitcoin.

Sorprendentemente, la criptovaluta si è dimostrata un bene rifugio negli ultimi tempi, come dimostrato dalla sua rapida crescita di valore. Ciò è stato evidente durante la seconda settimana di marzo, quando sono emerse le crisi di SVB e di altre banche, seguite dal salvataggio di Credit Suisse. In pochi giorni, il valore del Bitcoin è passato da 20.000 dollari a 27.000 dollari, registrando un aumento del 30% in una sola settimana.

Il più classico dei beni rifugio: sua maestà l’oro

L’oro è sempre stato considerato un bene rifugio tradizionale per proteggere i soldi e lo ha dimostrato anche in questa occasione. Nella settimana in cui la Silicon Valley Bank è fallita e il Credit Suisse è stato salvato da UBS, il prezzo del metallo prezioso è salito da 1.800 dollari a circa 2.000 dollari l’oncia. Tuttavia, la corsa dei prezzi era già iniziata ad ottobre dello scorso anno quando i prezzi erano a circa 1.650 dollari. In soli 5 mesi, il prezzo dell’oro è salito del 20%.

La domanda che tutti si pongono adesso è: dopo la corsa degli ultimi mesi, i prezzi dell’oro sono destinati ad aumentare ulteriormente? Vale ancora la pena investire in un bene che non garantisce alcun rendimento quando i rendimenti sul mercato arrivano al 4% annuo?

Le obbligazioni governative rimangono le preferite e da cavalcare adesso con maggiore decisione

Negli ultimi tempi, un altro bene rifugio che ha riscosso un grande successo sono le obbligazioni governative dei Paesi più forti, come USA e Germania. L’andamento del rendimento del T-note USA, il decennale emesso dal Governo statunitense, è indicativo. Nel mese di marzo, il rendimento del decennale è passato da un valore superiore al 4% annuo al 3,5% annuo. Il ritorno dei compratori ha spinto il prezzo in alto e abbassato il rendimento.

Sebbene la crisi nel settore bancario abbia aumentato la domanda di asset rifugio come l’oro e il bitcoin, non è garantito che i loro prezzi possano continuare a salire. Nel frattempo, la fine dei rialzi dei tassi di interesse in USA ed Europa si sta avvicinando. Nel nuovo scenario di tassi alti ma in prospettiva in calo, le obbligazioni governative di Paesi sicuri come USA e Germania possono rappresentare un bene rifugio con un buon rendimento.

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