Per proteggerci dagli effetti dell’Alzheimer dovremo fare incetta di questa preziosa vitamina presente in alcuni cibi

Alzheimer

 L’Alzheimer è una forma particolare di demenza di cui al momento non sono conosciute delle cure. Alcuni sintomi, come parandontiti o diabete, possono aiutare il medico ad anticipare l’incedere della malattia e a monitorare in maniera adeguata il paziente. Pur senza cure definitive, ci sono alcuni accorgimenti e precauzioni che possono aiutare a prevenire, o perlomeno, a ritardare la malattia prima che si presenti. Già in un precedente articolo abbiamo sottolineato l’importanza che riveste la dieta (per esempio i cibi ricchi di omega 3), nel migliorare  le condizioni di pazienti con Alzheimer. Un nuovo articolo prende nuovamente in considerazione l’impatto della dieta sulla progressione della malattia. È emerso che per proteggerci dagli effetti dell’Alzheimer dovremo fare incetta di questa preziosa vitamina presente in alcuni cibi.

Cobalamina o Vitamina B12

La Vitamina B12 (anche detta cobalamina per la presenza di un atomo di cobalto all’interno della molecola) è una molecola che interviene in numerosi processi essenziali del nostro metabolismo. Per questa ragione la sua carenza può portare a gravi malattie come l’anemia perniciosa. Generalmente una carenza di Vitamina B12 è comune (circa il 10-15% delle persone sopra i 60 anni; circa il 35% delle persone sopra gli 80 anni). È importante integrare la quantità di Vitamina B12 o con la dieta o con integratori farmaceutici.

Ottime fonti di Vitamina B12 sono cibi comuni della dieta mediterranea: pesce (per esempio salmone, tonno o trota), uova o carne (per esempio il fegato o la carne di maiale).

Per proteggerci dagli effetti dell’Alzheimer dovremo fare incetta di questa preziosa vitamina presente in alcuni cibi

In un importante studio pubblicato pochi giorni fa sulla rivista scientifica Cell (Lam AB et al, 2021) gli scienziati hanno focalizzato la loro attenzione sull’Alzheimer e sui suoi legami con la dieta. La malattia di Alzheimer è una malattia multifattoriale, caratterizzata dalla presenza di specifiche modifiche biochimiche.

Per ottenere un modello abbastanza verosimile di quel che succede nella malattia di Alzheimer, gli scienziati hanno condotto alcuni esperimenti su un verme chiamato C.Elegans.

Quando questo verme ha un accumulo di Beta amiloide (presente in grandi quantità anche in pazienti con Alzheimer), il verme si blocca completamente, non si muove. Se però gli si dà della Vitamina B12, il verme si ferma molto più lentamente. Questa potrebbe essere un’indicazione che la Vitamina B12 possa essere importante per rallentare o migliorare la condizione dei pazienti di Alzheimer.

Gli scienziati sottolineano che si tratta di una scoperta importante che potrebbe dare avvio alla ricerca di nuovi farmaci contro l’Alzheimer. Questi studi sono però stati condotti su vermi, mai su esseri umani. È necessario pertanto valutare se l’assunzione di integratori di Vitamina B12, in pazienti con Alzheimer, possa comportare un qualche miglioramento.

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