Con l’avanzare dell’età, tra i problemi di salute più frequenti nella popolazione adulta vi sono le cosiddette malattie reumatiche. Queste ultime sono delle patologie che interessano l’infiammazione di articolazioni, ossa, tendini, legamenti, muscoli e, in alcuni casi, anche degli organi.
Attualmente se no conoscono più di 100 e, se non diagnosticate e trattate correttamente, potrebbero comportare la perdita di alcune funzionalità.
Tra le più conosciute troviamo l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la sclerodermia, la sindrome di Sjögren e così via.
Cause e sintomi delle malattie reumatiche
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Questi disturbi potrebbero manifestarsi per una combinazione tra fattori genetici e ambientali. In sostanza, quindi, si potrebbe già nascere con una predisposizione al loro sviluppo. Tuttavia, in genere sono necessari degli stimoli esterni, come l’attacco di alcuni virus. Inoltre, molti studiosi ipotizzano che anche gli ormoni possano giocare un ruolo decisivo per lo sviluppo di queste malattie.
Tra i sintomi più frequenti delle malattie reumatiche troviamo ad esempio dolore, gonfiore e rigidità delle articolazioni, nel caso dell’artrite. Nel caso in cui vengano colpiti degli organi, potrebbero manifestarsi insufficienza renale, difficoltà nella digestione o nella respirazione. Febbre e stanchezza cronica, invece, potrebbero essere dei sintomi da infiammazione sistemica.
Per prevenire, diagnosticare e curare meglio artriti, artrosi ed osteoporosi, ecco le visite da fare al più presto
Quindi, abbiamo appena visto che le malattie reumatiche colpiscono vari tessuti e, nella peggiore delle ipotesi, potrebbero anche essere fortemente invalidanti.
Data anche l’estrema varietà di sintomi collegati all’origine reumatica, a volte potrebbe risultare difficile diagnosticare queste malattie. Per questo motivo, è necessario sottoporsi, su indicazione del medico curante, ad una visita reumatologica.
Il reumatologo condurrà la visita e verranno, inizialmente, raccolte informazioni riguardo lo stile di vita. Quindi vengono richieste informazioni sull’alimentazione, sul livello di attività fisica, sulla presenza di eventuali patologie, o di casi in famiglia. Inoltre, si chiedono riscontri circa l’assunzione di farmaci o il consumo di sigarette.
Dopo di che, si procede ad una visita clinica, della durata di 30 o 40 minuti. In questo arco di tempo, in genere, si procede alla palpazione dell’addome, all’auscultazione del cuore ed alla misurazione della pressione. Alla fine, il reumatologo potrebbe prescrivere degli accertamenti più approfonditi come analisi del sangue e delle urine, esami radiologici o cardiologici. Oppure, potrebbe prescrivere esami più specifici, come la capillariscopia, l’ecografia articolare o l’artrocentesi.
Quindi, per prevenire, diagnosticare e curare meglio le malattie reumatiche sono questi i passaggi da effettuare anche con una certa periodicità.