Quest’anno sarà tragico per l’Italia. Sei mesi di Covid hanno messo in ginocchio l’economia nazionale e soprattutto i redditi delle famiglie. Il 2020 agli italiani costerà un patrimonio, una perdita enorme. E’ quanto ha stimato la CGIA di Mestre nell’ultima ricerca. Vediamo a quanto ammonta mediamente la perdita alla fine dell’anno per ogni singolo italiano.
Per ogni italiano alla fine dell’anno ci sarà una perdita di 2.500 euro
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L’associazione degli artigiani di Mestre ha appena diffuso uno studio che determina la perdita che ogni italiano avrà nel 2020 a causa della pandemia. CGIA ha stimato la riduzione del valore aggiunto per ogni abitante nelle varie province italiane, con risultati sconfortanti.
Mediamente a livello nazionale ogni italiano avrà perso alla fine dell’anno 2.500 euro. Esattamente 2.484 euro. Ma questo è il valore medio. A livello provinciale le perdite sono molto differenziate, con risultati sorprendenti.
Paradossalmente a soffrire maggiormente sono le province del Nord. Paradossalmente perché sono quelle che in teoria, essendo le più ricche, avrebbero dovuto essere anche le più attrezzate per assorbire il colpo economico. Invece, a sorpresa, sono i milanesi a subire il danno maggiore, che arriva a 5.575 euro.
Il Sud subirà una riduzione del PIL minore, rispetto alle altre zone d’Italia. Ma il calo riporterà il Prodotto Interno Lordo, in termini assoluti, ai livelli del 1989. Un balzo indietro, che per la Sicilia sarà addirittura di 34 anni. In pratica alla fine di quest’anno, il PIL dell’isola sarà uguale in termini assoluti a quello del 1986.
La soluzione secondo CGIA
L’aspetto più grave di questa situazione, sottolineano alla CGIA di Mestre, riguarda la tempistica della rilevazione. Questi dati, già di per sé pesanti, sono riferiti ad ottobre, quindi prima dei nuovi blocchi. E’ quindi molto probabile che la situazione possa aggravarsi ulteriormente e le perdite ampliarsi.
La ricetta dalla associazione veneta è semplice. Indennizzi a fondo perduto non solo alle attività costrette a chiudere, ma anche per quelle che rimangono aperte, ma penalizzate dalla difficile situazione.
Inoltre va perseguita una politica di forte riduzione delle tasse a famiglie e imprese, per fare ripartire i consumi privati e gli investimenti aziendali. Due leve fondamentali per riportare la crescita economica.
Approfondimenti
Creare altre fonti di reddito potrebbe essere una soluzione per cercare di resistere alla crisi economica. Ecco un articolo con alcune idee di attività che possono essere facilmente realizzate col web. Qui il link all’articolo.