La carne è all’interno della dieta Mediterranea, in una certa quantità e peso. Secondo alcuni dati, ogni italiano consuma circa un kg di carne rossa o trasformata a settimana. Contando che non bisognerebbe mangiarla più di 3-4 volte a settimana e che è meglio alternare con carne bianca, i costi non sono da sottovalutare.
Infatti, l’acquisto della carne può addirittura rappresentare anche il 25% dello scontrino finale della spesa. Quindi, questo potrebbe incidere, in maniere importante, sul budget familiare a fine mese. Se scegliamo dei tagli di carne di un certo tipo, di prima scelta e nobili, i prezzi diventano molto impegnativi.
Per non parlare del costo di bistecche, tipologie pregiate, anche non italiane, filetti di manzo che arrivano fino a 50 euro al kg. Per una famiglia formata da 4 elementi, acquistare determinate tipologie di carne diventa un vero e proprio “salasso”.
La soluzione non è rinunciare, ma risparmiare cercando tagli diversi, della tradizione povera, che non hanno nulla da invidiare ad altre qualità.
Per non spendere un patrimonio sulla spesa dovremmo scegliere questi tagli di carne eccezionali
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Spesso, davanti il banco della carne fresca, andiamo dritti verso quello che a prima vista riconosciamo, senza chiedere o controllare le possibili alternative. Filetto, controfiletto, braciole, scaloppine di coscia, costata di bovino tra le più richieste, ma esistono parti più economiche e ugualmente gustose. Così risparmieremo anche in questo fronte, senza dover svuotare il portafoglio.
Quindi, per non spendere un patrimonio sulla spesa, dovremmo scegliere questi tagli di carne eccezionali. Il primo è il lombatello di bovino, davvero gustoso, dal sapore deciso e fibroso, ma molto tenero e costa circa 10 euro/kg. Si ricava dalla pancia ed è adatto per realizzare macinato per polpette e hamburger, ma anche alla piastra o per realizzare il bollito.
Lo spinacino è di secondo taglio, si presta a tante ricette perché tenero e succoso. Perfetto per polpettoni e rotoli farciti, il costo è di circa 11 euro/kg.
Le parti “povere”
La guancia, molto spesso ignorata, ricca di muscoli è adatta per realizzare brasati e stracotti, il prezzo si aggira intorno ai 6,50 euro al kg.
Il collo, che molto spesso non supera i 6 euro al kg, è una parte abbastanza grassa e per questo trascurata da molti. Ma in realtà è molto gustosa e ideale da cucinare al forno o anche marinata.
Il campanello è addirittura di terza categoria, un muscolo della parte posteriore della coscia, utilizzato per brodi o spezzatini, brasati o a fettine, costa circa 14 euro/kg.
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