Per le scadenze rottamazione ter entrano in gioco le rate 2022

taglio cartelle esattoriali

Dopo la scadenza dello scorso 8 agosto, grazie ai giorni di tolleranza, per la rottamazione ter ora entrano in gioco le rate che sono scadute o che scadranno nel corso dell’anno corrente. In particolare, chi ha mantenuto i benefici della terza rottamazione delle cartelle esattoriali, infatti, ora dovrà saldare le rate in scadenza lo scorso 28 febbraio del 2022.

E lo stesso dicasi per le rate scadute il 31 maggio ed il 31 luglio scorso. Nonché per le rate in scadenza il prossimo 30 novembre. Per tutte queste rate, infatti, il termine tempestivo di pagamento è fissato per il 30 novembre del 2022. Ma con i giorni di tolleranza il contribuente è in regola con il Fisco, e quindi con il pagamento delle cartelle esattoriali, saldando comunque entro e non oltre il 5 dicembre del 2022.

Per le scadenze rottamazione ter entrano in gioco le rate 2022

Pure per le rate scadute o in scadenza nel 2022 il contribuente avrà la possibilità di pagare scegliendo tra tante opzioni online ed anche offline. Per esempio, si può pagare con l’app EquiClick oppure direttamente dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Così come per le scadenze rottamazione ter è possibile versare presso tutti i prestatori di servizi di pagamento che aderiscono al servizio pagoPA. Inoltre, i bollettini inoltrati dal Fisco ai contribuenti beneficiari della rottamazione ter si possono pagare pure in banca ed alla Posta. Ovverosia, a sportello oppure comodamente online dai canali telematici degli istituti di credito e di Poste Italiane.

Quali sono i contribuenti decaduti lo scorso 8 agosto

Lo scorso 8 agosto del 2022, come sopra accennato, per la rottamazione ter sono scaduti i termini per versare le rate scadute nel 2021. Chi non ha versato, o lo ha fatto oltre questo termine, o comunque con pagamenti parziali, è automaticamente decaduto dal beneficio della rottamazione ter delle cartelle esattoriali. Ed in tal caso per i contribuenti decaduti il Fisco avvierà le procedure di riscossione standard. Che prevedono, tra l’altro, il pagamento in un’unica soluzione delle somme residue ancora dovute.

Per chi non rientra nella rottamazione ter, ma ha delle cartelle esattoriali da pagare, ricordiamo che, nel rispetto di opportune condizioni, l’Agenzia delle Entrate permette comunque di saldare il dovuto anche a rate. Precisamente, anche andando a richiedere un piano di pagamento rateale straordinario fino a ben 120 rate. E quindi con il rimborso in 10 anni. Ma questo quando il contribuente è in una situazione di difficoltà economica tale da non poter pagare attraverso un piano a rate ordinario.

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