La tutela delle donne dal punto di vista previdenziale, assicurativo e assistenziale è argomento di costante discussione. Il lavoro di casalinga è importante come qualsiasi altra attività. Ma non essendo una attività lavorativa subordinata, e neanche autonoma, e soprattutto, essendo a titolo gratuito, ha scarse tutele. Ma qualcosa il nostro ordinamento offre a quella che resta una fondamentale attività per la vita di tutte le famiglie.
Dall’INPS all’INAIL, quali tutele per le casalinghe nel 2022
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Recentemente l’INPS ha aggiornato gli importi minimi delle prestazioni che eroga ai contribuenti. La perequazione, cioè l’adeguamento delle prestazioni al tasso di inflazione, ha riguardato anche l’assegno sociale. Una prestazione che, anche se aperta a tutti, può calzare alla perfezione alle donne che hanno dedicato tutta la vita ai lavori di cura per la casa e la famiglia.
In arrivo per le casalinghe un assegno da 468 euro con questa prestazione assistenziale da parte dell’INPS. Infatti alla luce dell’indicizzazione delle prestazioni erogate dall’Istituto di Previdenza, per il 2022 l’assegno sociale è pari a 468,10 euro. Una casalinga che appartiene ad un nucleo familiare con redditi entro le soglie prescritte, può aver diritto a questa prestazione. Non servono contributi versati ma solo rispettare i limiti reddituali.
Il beneficio spetta in misura intera alle casalinghe (ma non solo), che vivono sole ed hanno redditi pari a zero. Nel caso di casalinga con coniuge, si prevede la misura intera se i redditi della famiglia sono entro la soglia di 6.085,30 euro. Misura invece ridotta per chi ha un reddito familiare superiore a 6.085,30 ed entro 12.170,60.
Per le casalinghe un assegno da 468 euro, rendita fino a 1.292 euro e pure una pensione con 5 anni di contributi
Sempre l’INPS ha un apposito Fondo dove in piena autonomia e con assoluta libertà di versamento, anche una casalinga può versare contributi. Si tratta del cosiddetto Fondo casalinghe. Chi svolge questa attività senza vincolo di subordinazione e gratuitamente (come tutte le casalinghe), può versare al Fondo i contributi per la pensione futura. Più si versa più si percepirà di pensione.
Possono versare tutti gli interessati (non solo le donne), con una età compresa tra i 16 ed i 65 anni. E con almeno 57 anni di età e almeno 5 anni di contributi, è possibile centrare la pensione di vecchiaia. Per le casalinghe c’è anche l’assicurazione INAIL che copre eventuali infortuni subiti durante l’attività in casa. Basta un versamento di 24 euro all’anno per chi supera 4.648,11 euro annui di reddito personale e 9.296,22 euro annui di reddito familiare. In caso di infortunio alla casalinga coperta dall’assicurazione INAIL spetta una rendita che va da 106,02 euro per una inabilità pari al 16% a 1.293 euro circa per una inabilità del 100%.