Per la terza volta in pochi mesi le azioni Unipol si trovano ad affrontare i massimi degli ultimi 10 anni. Cosa potrebbe accadere?

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Storicamente il titolo Unipol ha sempre fatto peggio della media del suo settore di riferimento. Questo almeno è quanto accaduto negli ultimi cinque anni. Anche tenendo conto del dividendo che nel caso di Unipol ha sempre avuto un rendimento molto interessante. Ad esempio, negli ultimi anni, infatti, è sempre stato superiore al 4%. Allo stato attuale, poi, si aggira intorno al 6%. L’assemblea, infatti, ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,30 euro per azione (+7,1% rispetto all’anno precedente).  Il dividendo, ove approvato dall’assemblea convocata per il 28 aprile 2022, sarà messo in pagamento dal 25 maggio 2022, con stacco cedola il 23 maggio.

Adesso, per la terza volta in pochi mesi le azioni Unipol si trovano ad affrontare i massimi degli ultimi 10 anni. Cosa potrebbe accadere?

Prima di rispondere a questa domanda un breve commento sulla valutazione del titolo. Come già scritto nei precedenti report, Unipol ha un forte potenziale rialzista e potrebbe essere un ottimo investimento vista la sua valutazione basata sui multipli di mercato. La società è una delle più interessanti sul mercato in termini di valutazione basata sui multipli degli utili. Il PE di Unipol, infatti, è circa la metà rispetto alla media del suo settore di riferimento. Inoltre il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione di circa il 40%.

Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, poi, per gli analisti che coprono il titolo la raccomandazione media è accumulare con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 18% circa.

Per la terza volta in pochi mesi le azioni Unipol si trovano ad affrontare i massimi degli ultimi 10 anni: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Unipol (MIL:UNI) ha chiuso la seduta del 29 marzo in rialzo dell’1,32%, rispetto alla seduta precedente, a quota 4,991 euro.

Time frame settimanale

Come si vede dal grafico, la proiezione in corso è rialzista e le quotazioni sono nuovamente alle prese con la resistenza in area 5 euro. Una chiusura settimanale superiore a questo livello potrebbe aprire le porte al raggiungimento di nuovi massimi storici in area 5,378 euro (III obiettivo di prezzo).

Chiaramente la mancata rottura di questo livello potrebbe portare a un ritorno in area 4,15 euro. La conferma di questo scenario si potrebbe avere con una chiusura settimanale inferiore a 4,762 euro.

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