Non c’è ter senza quater. Perché per i contribuenti in debito con il Fisco presto potrebbero essere messi a punto nuovi interventi di definizione agevolata. Se infatti per la rottamazione ter, grazie ad una proroga, tanti contribuenti sono stati salvati dall’avvio delle procedure esecutive e di riscossione coattiva, presto si potrebbe aprire una nuova finestra di pace fiscale.
Per le cartelle esattoriali, infatti, si vocifera in merito alla messa a punto della rottamazione quater. Con il chiaro intento di venire incontro a tanti cittadini e imprese in condizione di difficoltà economica. In difficoltà non solo da oltre due anni di pandemia di Covid 19, ma anche a seguito prima dell’aumento dei prezzi dell’energia e dopo a causa della guerra in Ucraina.
Per la rottamazione delle cartelle esattoriali ci sono tutte queste novità a dir poco favorevoli per i contribuenti ancora in difficoltà
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Nel dettaglio, in pole position per la rottamazione quater, tra i partiti della maggioranza di Governo, ci sarebbe la Lega. Che da sempre è favorevole agli interventi di pace fiscale. Ma altre forze politiche come l’M5S difficilmente si opporrebbero ad una nuova rottamazione.
Per la rottamazione delle cartelle esattoriali ter, invece, ricordiamo che entro la fine del corrente mese di aprile del 2022 sarà necessario mettersi regola. Precisamente, con il versamento delle rate non pagate e scadute nel 2020.
Attenzione, per mettersi in regola con i debiti fiscali ci sono pure i giorni di tolleranza
Quella del 30 aprile del 2022 sarà una scadenza che, pur tuttavia, non è perentoria. Dato che, con l’inadempimento lieve, si potrà pagare in zona Cesarini grazie ai giorni di tolleranza. Che per la scadenza del prossimo 30/4 arriveranno fino e non oltre il prossimo 9 maggio del 2022.
Dopo la scadenza del 30/4, ci sono altre due date da cerchiare sul calendario per i contribuenti in rottamazione ter delle cartelle esattoriali. Ovverosia, il 31 luglio del 2022, per pagare le rate scadute nel 2021, e il 30 novembre prossimo, per le rate in scadenza quest’anno.
Rispettare i termini delle rottamazioni, includendo pure i casi di proroga come per la ter, significa continuare ad avvalersi del beneficio del pagamento a rate. Altrimenti, se il contribuente decade dalla rottamazione, non avendo versato, il Fisco chiederà poi le somme per intero. Con l’inevitabile avvio, come sopra accennato, delle procedure di riscossione dei debiti fiscali. Fino ad arrivare al rischio di pignoramenti e di fermi amministrativi.
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