Mentre in campagna elettorale si parla di estensione della flat tax, almeno nelle intenzioni del centrodestra, per i contribuenti a Partita IVA in regime forfettario è arrivata nei giorni scorsi un’importante indicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Precisamente, l’indicazione sul bollo in fattura che, se addebitato al committente, fa reddito a tutti gli effetti. Si tratta, nello specifico, di un’imposta pari a 2 euro quando, per la fattura emessa, l’importo supera la soglia dei 77,47 euro.
Per la Partita IVA forfettaria c’è la trappola del bollo in fattura
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Quindi, quando questa imposta viene addebitata al cliente, i 2 euro rientrano tra i compensi del forfettario a Partita IVA. E quindi vanno calcolati ai fini del mantenimento del regime agevolato.
Per la Partita IVA forfettaria, infatti, ricordiamo che il limite annuo dei ricavi o dei compensi non deve superare la soglia dei 65.000 euro. Inoltre, a partire dallo scorso 1° luglio del 2022, se i compensi o i ricavi annui superano la soglia dei 25.000 euro, allora scatta pure l’obbligo di emissione della fattura elettronica.
Anche se si tratta di soli 2 euro a fattura, chi non ha rispettato l’indicazione dell’Agenzia delle Entrate sarà chiamato a ricalcolare, per l’anno di imposta 2021, il reddito imponibile. E nei casi limite il contribuente, se è al limite dei 65.000 euro per ricavi e/o compensi, potrebbe anche non rispettare il requisito. Proprio quello per fruire della flat tax al 15%.
Quali sono i requisiti per optare per il regime fiscale agevolato
Ricordiamo, inoltre, che quello dei 65.000 euro di ricavi o compensi annui è solo uno dei requisiti per accedere al regime fiscale forfettario. Infatti, inoltre, ci sono delle limitazioni sul costo del lavoro. Precisamente, per il lavoro accessorio, per il lavoro dipendente e/o per i collaboratori si deve rispettare un limite di costo annuo. Che è pari a 20.000 euro lordi.
Mentre, rispetto al passato, non ci sono più limiti da rispettare per quel che riguarda l’acquisto di beni strumentali. In precedenza, invece, anche in questo caso la soglia relativa ai beni strumentali era fissata a 20.000 euro.
Per la flat tax possibili novità dopo le elezioni politiche di settembre
Per quel che riguarda i possibili scenari futuri, proprio per la flat tax, dopo le elezioni il limite dei ricavi o dei compensi, da parte del nuovo Governo, potrebbe essere innalzato fino alla soglia dei 100.000 euro. E questo in caso di vittoria del centrodestra. In accordo con quanto intende fare la Lega guidata da Matteo Salvini.
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