Sul Ftse Mib da inizio anno il peggiore settore è quello della distribuzione. Con una performance del -5,5% questo settore è l’unico insieme a quello della salute ad avere avuto una performance negativa. A distinguersi in modo particolarmente negativo è stato Unieuro. In realtà la debolezza di questo titolo azionario viene da lontano. Infatti, risulta essere il peggiore anche se si considera l’ultimo anno. A questo punto, per il peggior titolo del settore distribuzione del Ftse Mib quale potrebbe essere il giusto punto di ingresso? Come vedremo, per chi ha pazienza il titolo Unieuro potrebbe offrire un’interessante occasione di acquisto.
Per il peggior titolo del settore distribuzione del Ftse Mib il giusto punto di ingresso è ancora lontano: le indicazioni dell’analisi grafica
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Unieuro (MIL:UNIR) ha chiuso la seduta del 24 febbraio a quota 10,91 euro in ribasso dell’1,71% rispetto alla seduta precedente.
La discesa in corso sul titolo è iniziata a fine novembre del 2022 e ha ancora molta strada davanti a se. Come si vede dal grafico, infatti, l’obiettivo più probabile del ribasso passa per area 10,07 €. Vista l’importanza di questo livello, potrebbe anche rappresentare un ottimo punto di ingresso per posizioni rialziste di breve periodo. Una conferma dello scenario ribassista si avrebbe con una chiusura giornaliera inferiore a 10,73 €.
Un’inversione più rapida, invece, potrebbe concretizzarsi con una chiusura giornaliera superiore a 11,15 €.
La valutazione del titolo
Secondo l’analisi fondamentale le azioni Unieuro sono sopravvalutate se si considerano il rapporto prezzo su utili e il Price to Book ratio. Se, invece, si considera il rapporto tra prezzo e fatturato si scopre che con un valore di 0,08 Unieuro è tra i più sottovalutati di Piazza Affari.
Se, invece, si considera il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, le azioni Unieuro sono sottovalutate di oltre il 12%. Questo livello di sottovalutazione è confermato dalle indicazioni degli analisti. Il prezzo obiettivo medio, infatti, esprime una sottovalutazione di oltre il 20%.
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