Moltissimi pensionati decidono di spostare la propria residenza in Paesi esteri che offrono tassazione agevolata della pensione. In questo modo riescono a vivere più agiatamente e senza la pressione fiscale troppo pensante dell’Italia. E soprattutto con un assegno mensile più alto. Ma non per tutti i pensionati funziona propriamente così e per alcuni serve cambiare la cittadinanza. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire il motivo.
Aumento dei prezzi, crisi economica, tasse sempre più alte rendono la vita dei pensionati in Italia sempre più dura. E molto spesso per fuggire a una vita di stenti, gli over 65 decidono di trasferire la propria residenza all’estero per avere un assegno di pensione più alta. Per chi ha lavorato una vita, infatti, la quiescenza rappresenta il momento del meritato riposo. Il godere di tante piccole cose che durante la vita lavorativa non si potevano avere. Ma per i pensionati statali non basta spostare la residenza per avere la pensione detassata in Portogallo, vediamo il perché.
Questa è una delle mete favorite dei pensionati Italiani
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Una piccola comunità di pensionati italiani si è formata in Portogallo. Ma per chi ha svolto il proprio servizio alle dipendenze della pubblica amministrazione non è così semplice ottenere una pensione detassata. Il Portogallo, infatti offre una forma di tassazione agevolata al 10% per i pensionati esteri, ma si applica solo per quelli del settore privato.
Se un pensionato pubblico è stanco della tassazione italiana e vuole trasferirsi in Portogallo non avrà lo stesso trattamento. E va sottolineato che il Portogallo non viene scelto solo e unicamente per la tassazione. Ma anche per il clima mite e per lo splendido mare.
Per i pensionati statali non basta spostare la residenza per avere la pensione detassata
Il pensionato statale che trasferisce la propria residenza in Portogallo sperando di avere la pensione detassata e senza l’applicazione dell’IRPEF avrà un’amara sorpresa. Perché continuerà a veder tassare la propria pensione dall’INPS, in Italia.
La vicenda, che sembrava essere molto discriminante per i pensionati statali, è arrivata addirittura alla Corte di Giustizia UE. La sentenza che ne è scaturita ha evidenziato che le convenzioni possono stabilire criteri di competenze fiscali su cittadinanza e Stato pagatore.
Di fatto, quindi, per il dipendente statale non basta spostare la residenza per avere la pensione tassata in Portogallo e non in Italia. Ma serve il cambio della cittadinanza per avere il prelievo fiscale applicato solo dal Portogallo. E poter, quindi, godere della detassazione in questione.