Tra gli aiuti una tantum a favore del lavoratori non c’è solo il Bonus da 200 euro. Ma c’è pure quello da 1.000 euro che, con la domanda da presentare all’INPS, è riservato, nel rispetto delle condizioni previste, ai lavoratori fragili.
La scadenza per la presentazione delle domande per il Bonus da 1.000 euro, da prendere dal portale dell’INPS accedendo tramite le proprie credenziali, è stata fissata al 30 novembre del 2022. Con il contributo una tantum che può essere concesso una sola volta per richiedente. Contributo che è, peraltro, compatibile con le prestazioni e con le indennità di disoccupazione.
Per i lavoratori fragili c’è un Bonus da 1.000 euro
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Nel dettaglio, il contributo una tantum da 1.000 euro non spetta ai lavoratori del pubblico impiego. Spetta ad alcune categorie che, appartenenti al settore privato, presso l’INPS godono della tutela previdenziale relativa alla malattia.
Inoltre, per i lavoratori fragili c’è un Bonus da 1.000 euro a patto che, nel 2021, l’occupato abbia superato, proprio per la malattia, il periodo massimo indennizzabile. Nello stesso tempo, sempre nel 2021, il lavoratore fragile non deve aver reso prestazione lavorativa in modalità agile. Sebbene la fase emergenziale sia già alle spalle, quindi, il Bonus 1.000 euro per i fragili rientra sostanzialmente in una misura di aiuto e di sostegno economico anti Covid una tantum.
I beneficiari dell’indennità da 1.000 euro una tantum sono sostanzialmente i titolari di Legge 104 che, nel corso del 2021, hanno presentato uno o più certificati di malattia. Proprio in ragione della loro condizione di disabilità grave accertata e certificata. Per quel che riguarda la platea dei beneficiari si va dagli operai del terziario e servizi a quelli occupati nell’industria, passando per i lavoratori marittimi, dello spettacolo e dell’agricoltura.
Fuori dal Bonus, invece, i quadri e i dirigenti, ma anche, tra gli altri, i lavoratori autonomi. Anche se questi sono iscritti alla Gestione Separata dell’INPS.
Come si presenta la domanda per ottenere l’indennità una tantum da 1.000 euro
Entro e non oltre il 30 novembre del 2022, come sopra accennato, il lavoratore fragile, rientrante nei requisiti di accesso alla misura, può chiedere il Bonus 1.000 euro. Con accredito su IBAN. Ovverosia, su conto corrente bancario o postale intestato o cointestato al richiedente e comodamente online dal portale dell’INPS. Identificandosi con il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID), con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure con la Carta d’Identità Elettronica (CIE).
In alternativa, il Bonus 1.000 euro si può inoltre richiedere chiamando il contact center dell’INPS. Oppure ancora avvalendosi sul territorio del supporto e della consulenza degli Enti di patronato.
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