Per gli invalidi sono molteplici gli aiuti, i sussidi e le agevolazioni previste dalla Legge. L’invalido che è stato riconosciuto tale dalle autorità competenti, ha diritto a tutti i benefici previsti dalla Legge 104. Ha diritto, sempre rispettando tutte le condizioni di ciascuna misura, alla pensione di invalidità, all’indennità di accompagnamento e alle esenzioni fiscali previste.
Spesso anche i familiari che assistono l’invalido hanno diritto a diverse agevolazioni fiscali o a contributi per il lavoro di assistenza svolto. Ciò che in genere eroga l’INPS è noto a tutti. Per i disabili oltre alla pensione di invalidità e alle agevolazioni della Legge 104. Ma ci sono delle prestazioni, addirittura più importanti economicamente di quelle classiche erogate dall’INPS, che pochi conoscono. Una di queste è l’assegno di cura, che arriva a concedere fino a 1.340 euro al mese.
Per i disabili oltre alla pensione di invalidità e alle agevolazioni della Legge 104 anche un assegno da 1.350 euro, ecco cosa e come fare
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L’assegno di cura è una misura nata per dare sostegno ed una vita dignitosa agli invalidi, soprattutto quelli gravi. Finanziato dalle dotazioni di un Fondo statale, lo strumento che era valido per il triennio 2018-2020 è ancora oggi attivo. Si tratta di una misura che tira dentro lo Stato, le Regioni e i Comuni. Infatti i fondi che lo Stato destina ad ogni Regione, vengono poi assegnati a chi rientra nei requisiti, in base alle valutazioni dei servizi sociali dei vari Comuni italiani e dell’UVM (Unità di Valutazione Multidimensionale).
Per verificare ciò che la propria Regione offre, meglio controllare le varie delibere delle amministrazioni locali. Resta il fatto che l’assegno di cura in via generale permette di usufruire di una discreta somma di danaro ogni mese, assegnata direttamente all’invalido o anche al familiare che presta a lui assistenza. Soldi che servono per consentire una vita dignitosa al disabile e per permettergli di restare al proprio domicilio in alternativa al ricovero presso strutture assistenziali. Ricovero che se si materializza, porta alla perdita dell’assegno di cura.
Come funziona in linea generale l’assegno di cura
Per i disabili non solo pensioni di invalidità e accompagnamento INPS quindi, ma anche una misura come l’assegno di cura. Come dicevamo, si tratta di un assegno che prevede delle valutazioni di organismi che hanno più facilità di intercettare i reali stati di bisogno rispetto allo Stato. La valutazione dell’UVM con il servizio sociale del Comune consente di stilare per ogni individuo con difficoltà legate all’invalidità, un piano personalizzato di assistenza. Il contributo come detto arriva a superare 1.350 euro al mese.
Tutto commisurato alla gravità della situazione però. Infatti si parte da 15,49 euro al giorno (ma collegato all’ISEE), a 45 euro, sempre giornalieri (in questo caso senza collegamento a redditi o patrimoni). Molto cambia da Regione a Regione, sia come importo che come durata, che in genere varia tra i 6 mesi e 1 anno. Rivolgendosi ai servizi sociali del Comune o ai servizi sociali distrettuali, si può verificare se si risiede in una zona coperta da questo assegno di cura e se sì, in che misura.
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