Per gli investitori obbligazionari sembra tornata la propensione al rischio, ma è proprio così? Sembra di sì, ma ovviamente con prudenza. Questa è la posizione più diffusa tra i gestori del reddito fisso, ossia i titoli obbligazionari, in Borsa. Ottimismo perché la ripresa economica post lockdown sembra robusta (come era ovvio che fosse). Prudenza perché ci sono molti fattori di incertezza. Tra questi, una seconda ondata di contagi, le tensioni tra USA e Cina e l’incertezza delle prossime elezioni americane. Riassumendo il tutto in una sola espressione, diremmo avanti, ma con giudizio.
Infatti i titoli di Stato dei paesi più robusti (Nord Europa, Canada, USA, Australia e Nuova Zelanda, Giappone, Svizzera), noti beni rifugio, sono ancora molto presenti nei portafogli. E con performance risibili, se non negative. Ma, per chi tratta titoli obbligazionari, questi sono da avere, nel momento del timore. Le opportunità del momento, però, sono altrove. Anche perché, giova ricordarlo, i mercati sono protetti dalle banche centrali. Che, in molti casi, acquistano obbligazioni governative a piene mani sui mercati, sia primario che secondario. Quindi, questo supporto sui governativi, che però hanno rendimenti ridicoli, pone il faro sul segmento high yield, quello ad alto rendimento. Più rischioso, ma più lucrativo. E, in un mondo ZIRP (a zero tassi), il rendimento da qualche parte va cercato. Quindi, per gli investitori obbligazionari sembra tornata la propensione al rischio, ma è proprio così?
Per gli investitori obbligazionari sembra tornata la propensione al rischio, ma è proprio così?
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Le agenzie di rating hanno molti timori per la tenuta del debito di molte aziende. Ma la ripresa dell’attività economica dovrebbe scongiurare il peggio, soprattutto per quelle che erano in buone condizioni prima della crisi. A livello geografico i gestori suggeriscono di preferire l’Europa sviluppata e gli USA. Prospettive meno rose per periferia europea e paesi emergenti in generali. Le motivazioni? In Europa e USA le risposte di governi e banche centrali sono state pronte e robuste. Meno nelle altre zone nominate. Che poi hanno i soliti problemi cronici. Dipendenza dalle commodities, elevati debiti pubblici (anche se meno di prima), grosse problematiche politiche. Nel ramo corporate, cioè le aziende, le grande società americane sono le più sicure. Anche i fallen angels, cioè le società che prima avevano un rating investment grade, e che ora sono high yield, cioè più speculative.
Tirando le somme, grazie alla ripresa economica post lockdown, le cose stanno migliorando. Bisogna essere cauti, come e più di sempre. Ma cominciare a investire su titoli obbligazionari con rendimenti più elevati non è più così rischioso come prima. Ovviamente, si raccomanda la massima cautela. E soprattutto, di evitare di fare da soli.