Le prestazioni previdenziali e assistenziali per invalidi sono davvero molteplici e nella stragrande maggioranza passano dall’INPS. Pensioni, indennità e sussidi sono tanti, anche se molti sono ignari di avere diritto a tutto questo.
Si tende sempre a considerare le prestazioni per gli invalidi come di basso importo e non consone a una vita dignitosa. Invece, non è propriamente così. Infatti, a conti fatti, facendo le cose bene, si può arrivare a prendere quasi 1.200 euro di pensione al mese che diventano circa 1.700 a dicembre.
Come fare per arrivare a percepire questi importi che per qualcuno possono sembrare esagerati? Ecco come e a cosa prestare attenzione.
Per l’invalido con Legge 104 nel 2022 indennità di 525 euro, assegno da 658 euro e 494 euro di tredicesima presentando una domanda all’INPS
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Per gli invalidi parlare di prestazioni previdenziali è un errore, dal momento che proprio per via delle condizioni di disabilità, lo Stato prevede una serie di misure assistenziali distaccate dai contributi.
Anzi, senza contributi (e pure senza altri redditi) a volte è ancora meglio, perché si ha diritto a trattamenti speciali come le maggiorazioni.
La principale misura destinata solo a chi ha un grado di invalidità pari al 100%, con annessi i benefici della Legge 104 e con difficoltà persistenti a svolgere le normali funzioni quotidiane senza un assistente, è senza dubbio l’indennità di accompagnamento.
Parliamo di 525,17 euro al mese su 12 mensilità. A questo si deve aggiungere l’assegno di invalidità civile, che grazie alla maggiorazione sociale con incremento al milione, per il 2022 è pari a 658,83 euro al mese ma su tredici mensilità. In buona sostanza, un invalido con una determinata percentuale di disabilità e con problemi piuttosto seri, può percepire mensilmente un totale di 1.183,80 euro.
Anche la tredicesima spetta all’invalido, ma non sull’accompagnamento
Per percepire l’incremento al milione occorre rispettare determinate condizioni reddituali anche per l’invalido. Chi è privo di altri redditi, ha diritto all’importo pieno di maggiorazione che come detto, significa una prestazione complessiva di 658,83 euro al mese. La pensione di inabilità passa quindi da 258 a 658 euro.
Come stabilito dal Governo dopo la sentenza della Corte Costituzionale che dichiarò non equo un assegno di importo troppo basso per gli invalidi.
Per ricevere l’incremento pieno, il reddito personale annuo del richiedente deve essere non superiore a 8.476,26 euro e se coniugato, non superiore a 14.459,90 euro.
Con la pensione di inabilità, si ha diritto alla tredicesima. A dicembre oltre all’assegno di inabilità e all’indennità di accompagnamento, il titolare della Legge 104 potrà percepire anche 493,98 euro di tredicesima.
Per gli invalidi con Legge 104 nel 2022 questi sono gli importi che possono essere percepiti, presentando la domanda all’INPS. Naturalmente dopo che il proprio medico curante ha prodotto il certificato telematico necessario per l’avvio delle procedure. Sarà poi un patronato a dover provvedere a inoltrare la domanda di pensione con accompagnamento all’INPS.
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