Immaginiamo un risparmiatore con 100mila euro da investire. Ancora, che fosse indeciso se acquistare un solo immobile uso investimento o ripartirli su più unità distinte ma accomunate dalla destinazione.
Ora, detta diversamente, per fare soldi nel mattone ecco quando è meglio investire 100.000 euro tutto in un’unica soluzione o in due immobili differenti.
L’elasticità e la natura delle due domande
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Tra i punti di forza dell’investimento nel bilocale abbiamo anzitutto la rigidità della domanda. Cioè la richiesta di case da fittare è generalmente molto più robusta rispetto a quella dei box auto.
Per un’auto si può scegliere un parcheggio comune pubblico o privato, custoditi e aperti al pubblico. Oppure optare per il parcheggio condominiale, il posto auto scoperto ed infine il parcheggio per le vie cittadine.
In soldoni, la domanda di box auto è molto più elastica e mutevole grazie alla maggiore offerta di soluzioni, più o meno una alternativa all’altra. C’è poi un’altra considerazione da fare e riguarda le quantità. Numericamente parlando, infatti, i posti per parcheggiare eccedono quelli delle abitazioni da fittare.
Il discorso, tuttavia, non vale (o risulta molto limitato) nei centri città o nelle località turistiche e similari. Tra auto dei residenti, dei turisti e/o pendolari e dei lavoratori della zona, spesso è un’impresa riuscire a parcheggiare, specie di giorno.
Per fare soldi nel mattone ecco quando è meglio investire 100.000 euro in un bilocale rispetto a 2 garage uso investimento
Nel caso delle abitazioni invece il discorso cambia. Anzitutto perché l’alternativa non può mai costituire la strada, né un dormitorio pubblico o privato aperto al pubblico. Si eccettuano i casi di estrema gravità, ovviamente.
C’è poi un’altra considerazione da fare. La decisione di prendere una casa in affitto è di norma emotivamente più coinvolgente. Vediamo in breve cosa vuol dire.
Un immobile preso in affitto presuppone maggiore cura nella scelta, necessita di più tempo e spesso si procede per confronti tra le opzioni. Inoltre richiede maggiori tempi per occuparlo e liberarlo, e così via. Inoltre l’affitto (o la rata del mutuo) rientra nella categoria delle spese fisse, per cui si è più predisposti a consideralo tra le spese del mese. Almeno fino a quando se ne avrà la necessità o la disponibilità economica o non arriva un immobile di proprietà.
Per un box auto, invece, questi elementi sono relativamente più deboli. A mali estremi non è raro ragionare per estremi rimedi. Si pensi al caso della riduzione delle entrate mensili o il sorgere di nuove spese che comportano una revisione di quelle già in corso. In simili casi non è raro decidere di tagliare del tutto la spesa (cioè si recede dal contratto) e via. Infine, vanno considerati gli altri elementi che abbiamo precedentemente già illustrato.
Il capitolo rendimenti: bilocale contro garage
Infine scatta la considerazione sui rendimenti. Per gli addetti ai lavori un bilocale in centro in una grande città rende in media intorno al 5% annuo lordo (in alcuni casi arrivano anche all’8%). Sul ritorno di un box auto, le analisi disponibili non portano sempre alle stesse conclusioni. Tuttavia, anche in questo caso troviamo ritorni medi del 5-6% per i garage posti nelle grandi città e/o in posizioni strategiche.
In entrambi i casi i rendimenti scendono se si tratta di aree periferiche o nel caso della provincia.
In sintesi, per fare soldi con il mattone, il garage offre il vantaggio della maggiore accessibilità dell’investimento ma soffre (rispetto al bilocale) sul lato domanda. Per l’immobile le considerazioni s’invertono. Inoltre, se l’investimento è azzeccato nella location, potrebbe anche rivalutarsi nel tempo.
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