Per evitare intossicazione da alimenti, questi i consigli dell’Agenzia per la sicurezza alimentare

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Per evitare intossicazione da alimenti, questi i consigli dell’Agenzia per la sicurezza alimentare ambientale e della salute sul lavoro.

Stando all’esperienza della Francia, ogni anno una buona percentuale di infezioni prodotte per intossicazione alimentare si verifica tra le pareti domestiche. Risulta quindi di vitale importanza, ora in particolare, adottare buone pratiche igieniche in casa. Vediamo quindi di seguire le dritte diramate per evitare intossicazione da alimenti: questi i consigli dell’Agenzia per la sicurezza alimentare (ANSES).

Conservazione alimenti

Ai fini di una corretta e salutare conservazione degli alimenti, queste sono le linee guida:

a) rimuovere il sovraimballaggio degli alimenti (ad esempio i contenitori delle uova) visto che su questi involucri possono essere presenti dei microrganismi;

b) conservare i cibi più delicati avendo cura di riporli nella zona più fredda del frigo (argomento al quale abbiamo dedicato altro approfondimento);

c) evitare che i cibi crudi entrino in contatto diretto con i cibi cotti;

d) conservare le pietanze avanzate dalla tavola in contenitori ben chiusi;

e) evitare il sovraccarico del frigo per consentire una corretta aerazione all’interno;

f) verificare la temperatura interna al frigo, facendo attenzione alle istruzioni del produttore.

Verifica della data di scadenza degli alimenti

Altre specifiche linee guida sono quelle diramate ai fini del rispetto delle diverse date di scadenza impresse sugli alimenti. Attenzione dunque a leggere bene! Per cui, se sull’involucro sta scritto “consumare prima di…” o “consumare entro …”, tale data va rispettata in modo assoluto. Tutt’altro discorso va fatto se compare la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…”. In tal caso quel “preferibilmente” cambia tutto. Questo è infatti è il caso del cosiddetto “termine minimo di consumo”.

Che significa? E soprattutto cosa comporta di diverso per il consumatore? L’alimento può essere consumato anche oltre la data indicata, senza alcun danno per la persona. L’unica conseguenza da mettere in conto è che il prodotto magari sia meno friabile, come nel caso di biscotti secchi. Questa indicazione è solitamente in accompagnamento di prodotti alimentari secchi. Costituiscono un esempio: la pasta, il riso, lo zucchero, ma anche le conserve. Quindi tutti prodotti a lunga conservazione.

Cibi congelati

Altro punto dolente, che si lega a doppio filo con la proliferazione batterica, riguarda gli alimenti sottoposti a congelazione. La congelazione che avviene nel freezer di casa, non va però confusa con la surgelazione che è l’unica tecnica veramente sicura contro la proliferazione batterica. Concentriamo la nostra attenzione sulla congelazione. Che fare dunque? E’ sicuramente preferibile e consigliabile giocare d’anticipo e congelare il cibo subito dopo l’acquisto e non quando si sta per avvicinare il termine di scadenza. In tal caso, trattandosi di alimenti freschi, i processi interni proseguono, quindi molto meglio dare uno stop prima possibile. Dunque, per evitare intossicazione da alimenti, questi i consigli dell’Agenzia per la sicurezza alimentare.

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