La crisi ha decisamente messo in difficoltà numerose famiglie che fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese. Ce ne accorgiamo dalla spesa che, a parità di alimenti comprati, è più costosa rispetto a qualche settimana fa. Per non parlare della macchina, per molti diventata un lusso, visto il prezzo della benzina. La guerra in Ucraina, poi, ha fatto anche aumentare i prezzi di alcune materie prime. Facendo crescere il costo di tanti beni dei quali non possiamo fare a meno. Creando, a tanti capifamiglia, dei problemi per riuscire non solo a comprare da mangiare, ma anche a pagare le spese fisse che gravano sulle famiglie. Anche se ci sono delle regole d’oro per risparmiare molto sulla spesa.
Cosa succede se riceviamo più di 2.000 euro in contanti
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Ecco perché tante volte si chiede aiuto a qualche parente o amico, chiedendo un prestito di denaro. Anche i figli, ad esempio, che cercano un po’ di indipendenza, spesso chiedono un aiuto economico a genitori o nonni. Fosse solo per pagare le utenze domestiche e le bollette cresciute a dismisura. Per evitare i controlli dall’Agenzia delle Entrate, però, dovremmo fare attenzione.
Ora, la generosità di mamma e papà non conosce misura, ma per il Fisco sì. Nel senso che dal 1° gennaio non sono ammessi scambi in denaro contante superiori a 2.000 euro. Con il rischio di una multa molto salata per chi trasgredisce la norma. Se uno versa più di tale cifra, infatti, il Fisco potrebbe presumere che tali soldi arrivino da un reddito, pretendendo, quindi, la tassazione. Non dobbiamo meravigliarci che l’Agenzia delle Entrate possa avviare un accertamento chiedendoci il versamento dell’IRPEF.
Per evitare i controlli dall’Agenzia delle Entrate dovrebbe essere questa la causale da usare nel bonifico per trasferire soldi a figli e parenti
Ecco perché sarebbe meglio che chi ci regala questa cifra superiore ai 2.000 euro, lo faccia con un bonifico. Però, facendo bene attenzione a quello che viene scritto nella causale. Perché, anche per il donatore, il rischio di un controllo è molto serio. Come sempre, occorre chiarezza con il Fisco. Essere sinceri, specificando in maniera molto precisa il motivo del trasferimento in denaro. Se il trasferimento è modico, nel senso che non si arricchisce troppo chi lo riceve e non si impoverisce chi lo fa, non ci sono problemi. Quando, invece, i soldi da trasferire non sono pochi, ci vuole un notaio e due testimoni.
In ogni caso, per somme modiche, ci basterà scrivere nella causale “regalo soldi a favore di mio figlio x” o “regalie” o “donazione” e preserveremo soprattutto lui da eventuali controlli. E se il figlio deve comprare una casa? Allora basterà scrivere “contributo a mio figlio (nome e cognome) per l’acquisto di (descrizione della casa)”. Stessa cosa per bonifici a parenti o conviventi.
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