Quando un programma non funziona mentre si sta utilizzando il computer, qual è la prima cosa che si fa? Sicuramente è chiuderlo, magari forzando l’operazione attraverso gli strumenti di sistema. I computer Windows e Mac sono infatti dotati di un programma chiamato Task Manager, che serve proprio a gestire i programmi attivi, capire se si sono bloccati ed eventualmente forzarne la chiusura.
Anche sui telefoni cellulari esiste una funzione simile, che permette di chiudere le applicazioni che non funzionano correttamente. Accedere a questa funzionalità è molto semplice: nei telefoni dove è presente un tasto fisico per la home, basta di solito tenerlo premuto oppure cliccare due volte su di esso. Gli smartphone che non hanno un tasto fisico di solito richiedono un movimento particolare del dito sullo schermo. Esso consiste nel fare un corto swipe dal basso che curva verso destra.
In questo modo, si aprirà la schermata del Task Manager sul proprio smartphone, che di norma è una sorta di pila con tutte le varie applicazioni aperte in quel momento. Basta spingere l’applicazione che si è bloccata verso l’alto, in modo da forzarne la chiusura per evitare di danneggiare il telefonino. Sembra una pratica comunissima e in qualche modo sana, necessaria per la salute e il funzionamento corretto del proprio smartphone. Ma, se si possiede un iPhone, potrebbe trasformarsi in un qualcosa di controproducente.
Per evitare di danneggiare il telefonino bisogna smettere di compiere quest’operazione che tutti invece fanno
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Molti lettori potrebbero essere stupiti dal fatto che i sistemi iOS siano dotati di una gestione molto particolare delle applicazioni aperte, anche di quelle che non funzionano. Secondo quanto Apple spiega nella pagina web di supporto, quando si chiude un’applicazione tramite il Task Manager e poi la si riapre si potrebbe creare un rallentamento delle prestazioni del telefono. Addirittura, andando a danneggiare, nel tempo, le prestazioni della batteria.
Questo accade perché iOS, il sistema operativo con cui funzionano i telefoni Apple, gestisce le applicazioni in background in maniera differente rispetto ad altri sistemi. Di fatto, anche se un’applicazione è bloccata e non funziona bene, finché resta in esecuzione ma non in primo piano non tocca minimamente le risorse di sistema. È come se il telefono in qualche modo congelasse le applicazioni che non sta effettivamente usando. Ci vuole molta più energia per riaprire da capo un’applicazione chiusa rispetto al tenerla aperta e non utilizzata in background.
Il consiglio, però, è di disattivare l’opzione Aggiorna app in background dalle impostazioni. In questo modo si risparmieranno risorse di sistema e la batteria durerà più a lungo. L’unico consiglio che Apple dà in materia è di forzare la chiusura delle App solo quando queste effettivamente si bloccano e non funzionano più.
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