Uno dei temi più delicati dell’estate sembra essere la scarsezza di acqua. Le scarse recenti piogge unite alla mancanza di precipitazioni di carattere nevoso sulle Alpi nel corso dell’inverno potrebbero presto portare a misure di contenimento nazionale. In alcuni casi sono già partiti i razionamenti. Con questi potrebbero anche arrivare i divieti per l’uso non domestico dell’acqua. Le necessità delle persone, infatti, vengono prima rispetto a quelle delle piante del terrazzo.
Ciò però non esclude a priori che alcuni impieghi, che normalmente compiamo, siano compatibili con entrambe le esigenze. Si tratta di applicare l’arte del riutilizzo. Così come entro precisi limiti possiamo riutilizzare l’olio della frittura, allo stesso modo possiamo ingegnarci con l’acqua. Infatti per evitare crisi idrica e razionamenti ecco 3 metodi per unire le esigenze domestiche a quelle delle nostre piante.
Piccoli cambi d’abitudine
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Molti sapranno che l’acqua che utilizziamo per bollire verdure, pasta, patate o riso può tornare ancora utile. Alcuni la utilizzano per sciacquare i piatti. Dobbiamo però ricordare di utilizzare l’acqua non salata ed una volta ritornata a temperatura ambiente. Aggiungiamo così mezzo cucchiaio di aceto per ogni litro di acqua per riequilibrare il pH per le piante.
Un altro momento di consumo di acqua necessario per noi persone è quello della doccia. Non possiamo trascurare l’igiene. Ma possiamo trovare modi intelligenti di curarlo. Molto adatti per questo scopo sono i filtri frangigetto. Garantiranno un grande risparmio all’origine, per alcuni addirittura di 6.000 litri all’anno. Inoltre, mantenere un piccolo secchio accanto a noi quando ci laviamo può far recuperare molta acqua che altrimenti andrebbe perduta. Ricordiamo però di spostare il secchio quando ci stiamo insaponando.
Per evitare crisi idrica e razionamenti ecco 3 trucchi per annaffiare riutilizzando l’acqua di casa più un bonus utile per terrazzi e giardini
Forse sembrerà ovvia come soluzione, per alcuni anche tardiva. Ma dovremmo sfruttare anche l’acqua che cade dal cielo. Ricordiamo di lasciare qualche contenitore all’aperto. Un piccolo gesto, se effettuato costantemente, può fornire il proprio contributo. Lo stesso vale per l’acqua del condizionatore. Ma a proposito di metodi naturali, ecco un bonus per chi ha un orto o un giardino.
Le piante perdono il sostentamento di un grande quantitativo di acqua a causa della rapida evaporazione della stessa, dovuta alle alte temperature dell’atmosfera e del terreno. Così, oltre ovviamente ad evitare le ore calde del giorno, ricordiamo di mantenere la sana pratica della pacciamatura. Questa consiste nell’azione di copertura del terreno attiguo alle piante. La finalità è plurima: evitare la scottatura della terra e mantenere la temperatura costante. Inoltre, aspetto non secondario da considerare, d’estate aiuta a ridurre l’evaporazione dell’acqua.
Tutti piccoli dettagli che potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte delle nostre amate piante.
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