L’orchidea è una bellissima pianta tropicale. Simbolo della Thailandia, ne esistono centinaia di varietà. Il termine “orchidea” è quindi generico. Ogni specie ha poi la sua specifica denominazione. Le varie specie di orchidea hanno colorazioni differenti. Molto elegante e raffinata è la classica bianca. Altrettanto bellissime, ma più vivaci e vistose, sono invece le varietà viola, rosa, gialle e arancioni. Alcune presentano anche i petali screziati o punteggiati.
Essendo piante tropicali, in genere, tutte le specie di orchidea riescono a vivere bene anche alle alte temperature. Tuttavia, si tratta di un tipo di pianta particolarmente delicata. Malattie e parassiti attaccano spesso le orchidee.
Consigli generali per la cura e la manutenzione
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Spesso, la presenza di malattie è provocata da alcuni errori commessi in fase di coltivazione. Ricordiamo alcuni consigli basilari. Anzitutto, se l’ambiente è troppo secco, potrebbe essere utile adoperare degli umidificatori per ambienti. Bisogna inoltre favorire una corretta ventilazione ed evitare di bagnare la pianta durante le ore più calde della giornata. Attenzione anche alla parte aerea della pianta, che non deve rimanere troppo bagnata né umida. Controllare regolarmente il terriccio ed eliminare subito eventuali parti marce o ammuffite. Infine, per favorire una crescita sana e rigogliosa, bisogna prevedere un ciclo di concimazione regolare. Purtroppo, però, tutte queste accortezze, a volte, non sono sufficienti per mantenere la nostra orchidea in salute. Funghi, afidi e cocciniglia possono attaccare la nostra bella pianta. Accorgersi che c’è qualcosa che non va è comunque semplice.
Per curare l’orchidea con foglie ingiallite e fiori che cadono basterebbe un ingrediente che molti hanno in cucina
Se notiamo che la nostra orchidea comincia ad avere le foglie ingiallite, gli steli che rinsecchiscono e i fiori che cadono, dobbiamo insospettirci. Con grande probabilità, infatti, l’orchidea potrebbe essere stata attaccata da parassiti fastidiosi e molto pericolosi. Ci riferiamo agli acari. Questi si attaccano alla pianta e cominciano a risucchiare la linfa vitale attraverso gli steli e le foglie. Riconoscere gli acari a occhio nudo non è semplice, perché sono microscopici. Per prima cosa, dobbiamo osservare le zone dove gli acari preferiscono annidarsi: la pagina inferiore delle foglie, l’attaccatura delle foglie e gli steli. In presenza di acari rileveremo dei piccolissimi puntini gialli o rossastri. Per essere sicuri, possiamo poi strofinare sui punti indicati un fazzolettino bianco. Se rimangono strisce rossastre, vuol dire che gli odiosi insetti sono in azione.
Come risolvere il problema in maniera naturale
In commercio, ovviamente, esistono spray e insetticidi ad hoc. Prodotti chimici che, di solito, sono sempre piuttosto costosi. Per curare l’orchidea con foglie ingiallite a causa dell’odioso parassita, possiamo usare anche un rimedio naturale e, quindi, praticamente gratuito. Dobbiamo realizzare uno spray a base di aglio, un ingrediente che molti hanno già in cucina perché usato spesso per insaporire sughi e numerose pietanze. L’aglio contiene lo zolfo, una sostanza antibatterica che, per i parassiti, è tossica. Vediamo allora come procedere.
Prendere 3 o 4 spicchi d’aglio e tritarli molto finemente. Aggiungere un paio di cucchiaini d’olio. Far riposare questo composto per minimo 48 ore e poi filtrare i pezzetti di aglio. Allungare il macerato con mezzo litro d’acqua. Infine, aggiungere 10 g di sapone biologico.
Travasare la soluzione ottenuta in uno spruzzino e vaporizzare sulla pianta ogni 7 giorni per un mese intero.
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