L’artrosi è una patologia che va a colpire le articolari soggette ad usura. E anche se nella maggior parte dei casi colpisce per invecchiamento ginocchia, anche e colonna vertebrali, può interessare anche mani e piedi di soggetti più giovani. Provoca la rigidità delle articolazioni e ne limita l’utilizzo e ad essere colpite sono in maggior numero le donne, soprattutto dopo la menopausa. Ma per chi soffre di artrosi c’ diritto ad andare in pensione prima o ad avere il riconoscimento della pensione di invalidità o dell’assegno sociale?
L’artrosi, non solo per vecchiaia
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Differentemente da quello che si pensa l’artrosi può essere una patologia che affligge anche i giovani. Anche se inizialmente compare intorno ai 50 anni, potrebbe interessare anche uomini e donne di età inferiore a causa di sollecitazioni dovute all’attività lavorativa o a stili di vita che usurano maggiormente le cartilagini delle articolazioni.
Ad esempio per chi lavora stando a lungo inginocchiato o per chi utilizza le dita delle mani nella propria professione. Ma anche nel caso di sportivi che sollecitano ginocchia e piedi come nella pratica del calcio.
Una malattia da cui non si torna indietro
Per chi soffre di artrosi c’è diritto a pensione anticipata? Pur trattando la patologia con terapia analgesica, non esiste un trattamento che risolva definitivamente l’artrosi una volta che si presenta. Si può limitare, quindi, il dolore anche con infiltrazioni e nei casi più gravi si procede con delle infiltrazioni o posizionando protesi articolari. Proprio trattandosi di una malattia degenerativa il malato può contare su sussidi e aiuti messi a disposizione dallo Stato.
In caso di forme di artrosi gravi è possibile richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile. In questo caso è necessario seguire l’iter burocratico che la domanda richiede ovvero:
- certificato telematico da parte del medico curante con patologie e disturbi da inoltrare all’INPS;
- con il numero di protocollo del certificato presentare domanda di invalidità civile;
- presentarsi alla convocazione per visita presso Commissione medica che rilascerà il verbale con percentuale di invalidità civile;
- in presenza di percentuale pari o superiore al 74% presentare domanda di pensione di invalidità civile.
Assegno ordinario di invalidità per artrosi
Come abbiamo detto, molto spesso l’artrosi è legata all’attività lavorativa. In questo caso se la capacità lavorativa è ridotta di più di due terzi, il lavoratore può richiedere l’assegno ordinario di invalidità. Ha validità di 3 anni e alla scadenza può essere rinnovato. Al terzo riconoscimento, poi, diventa definitivo.
In questo caso, il lavoratore, a sua scelta, può decidere di smettere di lavorare e percepire assegno ordinario e basta. O continuare a lavorare pur percependo l’AOI, visto che quest’ultimo non richiede la cessazione del lavoro.
Per chi soffre di artrosi c’è diritto a pensione anticipata?
Chi soffre di artrosi può avere diritto anche ad accedere alla pensione anticipata. Se ha un’invalidità pari o superiore al 74%, infatti, può accedere all’APE sociale con almeno 30 anni di contributi al compimento dei 63 anni. In alternativa gli basterebbero 41 anni di contributi indipendentemente dall’età se è un lavoratore precoce.
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