La Lega di Matteo Salvini ha presentato un disegno di legge per incentivare le coppie a sposarsi. Visto che la crisi, sempre più nera, e il credere sempre meno al sacramento in questione porta molte coppie a scegliere la convivenza. L’unica via per incentivare un ritorno di quella che viene definita come “famiglia tradizionale” sarebbe quella di promettere soldi. E tra i tanti Bonus in vigore arriva anche quello per il matrimonio. Ma non si tratta di un Bonus vero e proprio, visto che si tratterebbe di un rimborso di parte delle spese sostenute. Vediamo quando spetterebbe per chi si sposa fino a 20.000 euro di Bonus.
In chiesa o anche al Comune?
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Inizialmente la proposta sembrava riservata solo a chi avesse scelto il matrimonio in chiesa. Poi, ovviamente, la scelta è virata sul matrimonio in generale per non escludere dalla platea dei possibili beneficiari sposi di altre religioni o atei. O semplicemente chi, avendo rotto una precedente unione, sia impossibilitato a procedere a un nuovo matrimonio in chiesa.
Quindi sia matrimonio civile che religioso rientrerebbero nel Bonus matrimonio proposto dalla Lega. Ma i 20.000 euro promessi non sarebbero elargiti a prescindere. Si tratterebbe di un rimborso del 20% delle spese sostenute per il matrimonio stesso. Che coprirebbe, però, le spese fino ad un massimo di 20.000 euro. E quindi, di rimborso spetterebbe un massimo di 4.000 euro.
Una cifra che non cambia la vita
Nelle spese rientranti nel Bonus tutte quelle connesse al matrimonio, dalle bomboniere al catering. Dal servizio fotografico ai fiori, senza dimenticare gli abiti degli sposi. Attenzione, però, il Bonus non spetterebbe a tutti. Incentivare il matrimonio sì, ma solo delle giovani coppie. E proprio per questo il Bonus è dedicato solo agli sposi under 35.
Tutti gli altri no. Ovviamente la proposta ha subito scatenato il web che ha reagito con severe critiche. Si è chiarito subito che attualmente si tratta solo di una proposta e che il Bonus non è allo studio. Una proposta, quindi, una ipotesi che non si sa né se né quando si realizzerà.
Per chi si sposa fino a 20.000 euro di Bonus per il giorno più bello, ma davvero basta?
Ma, anche se si realizzasse, siamo sicuri che questo Bonus incentiverebbe le giovani coppie a sposarsi? Considerando la mancanza del lavoro che, quando c’è, comunque è precario, deve essere alla base di una vita in comune. E considerando anche che organizzare un matrimonio costa molto di più di 20.000 euro.
Molto probabilmente, anche se attuato, questo beneficio non convincerebbe molte coppie che hanno scelto la convivenza ad optare per il matrimonio. Solo per ricevere un massimo di 4.000 euro di rimborso sulle spese.