In queste ultime settimane uno degli argomenti più caldi in ambito previdenziale, oltre la riforma, è la rivalutazione di gennaio. E tutti i pensionati la aspettano con ansia visto che significa vedere crescere l’assegno mensile che si percepisce. E quest’anno in modo particolare visto che si attende un incremento abbastanza corposo. Ma quello che non tutti sanno è che esiste una misura sulla quale la rivalutazione annuale non spetta. Scopriamo qual è nei prossimi paragrafi.
Dal primo gennaio scatta la perequazione delle pensioni e con essa arriveranno corposi aumenti per i pensionati. C’è chi lo riceverà al 120%, chi al 100% e chi in percentuali più basse. Ma considerando che l’adeguamento è al 7,3% rispetto alle pensioni che si percepivano a settembre 2022, si parla di cifre interessanti. Che anche se non fanno la differenza nello stile di vita, sicuramente aiutano a contrastare l’aumento dei prezzi. Ma per chi percepisce questo tipo di pensione non ci sarà nessun adeguamento.
Nessuna perequazione per l’APE sociale
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Non tutti, forse lo sapevano quando hanno scelto di pensionarsi con l’APE sociale. Ma l’importo che si riceve al momento della liquidazione rimane invariato per tutta la durata dell’anticipo. Ovvero fino a quando non si compie l’età ordinamentale per poter accedere alla pensione di vecchiaia.
L’APE sociale, quindi, non è soggetta a rivalutazione annuale e l’importo, anno dopo anno rimane lo stesso. Il 1 gennaio 2023, quindi, i titolari di questa tipologia di pensione non potranno godere di nessun aumento.
Una misura che ha molti limiti
Se si vuole accedere al pensionamento con l’APE sociale nel 2023, visto è che è stata prorogata, quindi, è bene pensarci molto bene. La misura già prevede un importo massimo lordo erogabile (come la Quota 103) che è fissato a 1.500 euro. Chi ha diritto ad una pensione lorda più alta riceverà la pensione intera solo quando chiederà la pensione di vecchiaia.
Inoltre con l’APE sociale c’è un’ulteriore penalizzazione. A differenza di tutte le altre pensioni spetta per sole 12 mensilità perché non prevede la tredicesima mensilità. È pur vero che si tratta di un anticipo a costo zero per il lavoratore ma prevede anche molte penalizzazioni. E che queste ultime non sempre sono chiarissime al momento che si presenta domanda di pensione.
Per chi percepisce questo tipo di pensione le penalizzazioni nascoste sono molte
Non tutti quelli che hanno scelto questo tipo di pensionamento, infatti, sapevano di non avere diritto alla rivalutazione annuale. Il nostro consiglio, quando si tratta di accedere alla pensione, è sempre quello di informarsi bene. Perché non sempre le penalizzazioni che una misura prevede sono palesi e riguardano il calcolo dell’assegno spettante. Come nel caso dell’APE sociale potrebbero esserci penalizzazioni “nascoste” di cui ci si accorge solo in un secondo tempo.