Dopo un 2021 in cui i rendimenti sui titoli di Stato hanno lasciato a desiderare, il 2022 sembra iniziare con il piglio giusto. I guadagni su questo prodotto di punta dello Stato stanno risalendo ai livelli della primavera 2020, quando il Covid 19 gettò nel panico i mercati finanziari.
Un cambio di scenario interessante che apre potenziali opportunità di guadagno per chi ha soldi sul conto corrente da investire.
La situazione per chi ha già titoli di Stato in portafoglio
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Il discorso è invece inverso per chi ha bonds in portafoglio. Le quotazioni sul mercato secondario (MOT) stanno scendendo da settimane, per cui non è raro incontrare investitori con il segno rosso sul conto.
Si pensi, ad esempio, a chi ha sottoscritto in emissione (quindi a 100) una delle 4 emissioni dei BTP Futura tra il 2020 e il 2021. Oggi, tutti e 4 i bonds sono in perdita, anche se va sottolineato che si tratta solo di una perdita virtuale. Se il titolo viene tenuto fino a naturale scadenza, infatti, non c’è nulla da temere: lo Stato rimborserà a 100, al valore di emissione.
Di contro, questi bonds sotto 100 offrono il fianco a potenziali guadagni in conto capitale. Ad esempio abbiamo già visto il caso del BTP Futura 2037. Con una quotazione attuale di circa 92 centesimi, il guadagno a scadenza è pari all’8,695%, oltre al flusso cedolare da oggi fino al 2037.
Infine c’è il caso dei risparmiatori che negli anni scorsi hanno acquistato in emissione (sempre a 100) BTP a cedole “ricche”. Con le quotazioni che spesso si sono portate sopra cento, qui spesso si assiste a una riduzione dei potenziali guadagni rispetto alle quotazioni di qualche fa.
Per chi ha soldi sul conto corrente, questi titoli di Stato offrono buoni interessi e la possibilità di guadagnare
Come si evince, la dinamica inversa tra prezzi e rendimenti porta rischi e opportunità differenti a seconda dei punti di vista.
Ieri il rendimento sul decennale è arrivato a toccare l’1,76%, un livello che non si vedeva da molto tempo. Spread in risalita e inflazione alle stelle sono solo due delle principali ragioni alla base di questo trend in risalita.
Stessa sorte (rialzo) è toccato anche al bond con scadenza a 2 anni, che ieri ha sfiorato il +0,33%. A dicembre scorso, quindi 2 mesi fa, rendeva invece il –0,33%.
La domanda del piccolo investitore è: il momento è quello “giusto” per investire in BTP? Per rispondere con esattezza dovremmo avere la sfera di cristallo e saper leggere il futuro. Nulla vieta alla curva dei rendimenti di continuare a salire a livelli più alti degli attuali e divenire quindi più convenienti.
Più in generale, abbiamo già visto quando l’affare sui titoli di Stato potrebbe arrivare nel corso del 2022.
Pro e contro dei titoli di Stato
Chiudiamo infine con una rapida carrellata sui principali pro e contro legati ai BTP.
Tra i vantaggi, anzitutto la garanzia dello Stato e la certezza del capitale, ma solo a scadenza. Inoltre godono di una fiscalità di vantaggio (12,50%) e distribuiscono 2 cedole semestrali fino alla scadenza. Infine, sono esenti da imposta di successione.
Quanto agli svantaggi, il principale è legato all’incertezza del prezzo di mercato nel caso di vendita dello strumento prima del termine. Questa situazione, come abbiamo visto prima, potrebbe dare vita a perdite o guadagni in conto capitale. È un aspetto da ponderare attentamente prima di una qualunque decisione in merito.
Approfondimento
Ecco 2 BTP con cedola sopra il 5% per guadagnare con i titoli di Stato anche nel 2022,