Non sempre è possibile intuire che percentuale di invalidità spetta se si soffre di determinate patologie. Sapere come si calcola la percentuale di invalidità, però, aiuterebbe molti cittadini a comprendere che diritti realmente spettano. Perchè gli invalidi non sempre hanno diritto a riconoscimenti economici. Per avere la pensione di invalidità civile serve, infatti, una percentuale di almeno il 74% (invalidità parziale). Per essere considerati invalidi totali, invece, serve il 100% di invalidità. Ed in questo caso si è considerati totalmente inabili al lavoro.
Ci sono, però, altre percentuali che consentono di accedere a benefici più o meno importanti. Come il congedo per cure, l’inserimento nelle categorie protette, la maggiorazione contributiva per gli invalidi. Per chi ha diverse patologie ecco come si calcola l’invalidità spettante.
La percentuale varia in base alle patologie
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Per ogni patologia è prevista una determinate percentuale di invalidità ed in particolare un minimo e un massimo. La percentuale, in sostanza, cambia in base alla gravità della patologia. Per chi soffre, ad esempio di asma allergica è previsto:
- un minimo del 21%;
- un massimo del 30%.
Se ci sono, però, più patologie, come si fa a calcolare la percentuale di invalidità che spetta al richiedente? A questa domanda, purtroppo, non c’è una risposta univoca e bisogna fare una differenza tra:
- patologie che riguardano diversi organi ed apparati (ad esempio cuore e piede);
- patologie che riguardano lo stesso organo ed apparato (ad esempio cuore e apparato circolatorio).
Nel primo caso c’è quella che viene chiamata formula riduzionistica: in caso di due patologie non si fa la somma tra le percentuali spettanti. Si applica, invece, una formula sulle percentuali delle due patologie. Nel secondo caso in caso di più patologie non si applica la formula riduzionistica ma si effettuerà un esame caso per caso.
Per chi ha diverse patologie ecco come si calcola la percentuale di invalidità e quando spettano aiuti economici
Per ogni patologia la commissione medica, quindi, dovrà procedere a valutare quanto incida sulla capacità lavorativa e sulla vita della persona. Quindi, per l’invalidità non esiste una vera e propria valutazione oggettiva. Anche in presenza di diverse patologie, quindi, non è possibile stabilire con sicurezza la percentuale spettante prima della visita presso la commissione medica.
La percentuale di invalidità, quindi, non può essere stabilita a priori in base alle patologie di cui si soffre. Ma si dovrà attendere, in ogni caso, la valutazione della commissione. E non sempre nell’arco temporale in cui si svolge la visita medica emergono tutte le limitazioni che le patologie comportano. Importante, quindi, è arrivare alla visita medica con tutta la documentazione medica necessaria. Che riesca a far comprendere ai medici tutte le limitazioni che si vivono a causa delle patologie di cui si è affetti.
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