Dopo un anno vissuto pericolosamente, per chi ama in Borsa l’appeal speculativo Telecom Italia potrebbe essere l’investimento giusto per il 2022. Dopo l’offerta del fondo KKR, infatti, le voci sulla società non si sono spente, anzi ci sono stati ancora molti eventi e notizie che potrebbero rendere il nuovo anno borsistico per Telecom Italia a dir poco effervescente.
Ricordiamo che noi siamo stati i primi a scrivere che l’offerta del fondo americano non avrebbe messo la parole fine alla storia di Telecom Italia. L’offerta, infatti, non solo non è stata accettata, ma ha portato alle dimissioni dell’amministratore delegato Gubitosi. Inoltre, è di qualche settimana fa il rumors secondo il quale il fondo inglese CVC potrebbe essere interessato a rilevare la società di telecomunicazioni per poi valorizzarla e rimetterla, quindi, nuovamente sul mercato. Va detto che CVC non è nuova a operazioni del genere in Italia. Anni fa, infatti, ha acquistato Sisal per meno di un miliardo di euro salvo poi rivenderla a oltre 4 miliardi di euro.
Nel corso del 2022, quindi, non mancheranno certamente le occasioni per sfruttare i movimenti speculativi scaturiti dal rincorsi delle voci sul titolo.
Secondo gli analisti che coprono Telecom Italia il giudizio medio è accumulare con un prezzo obiettivo medio in linea con le attuali quotazioni. Quello che colpisce, però, è la forte differenza tra lo scenario più ottimistico e quello più pessimistico. Nel primo caso le azioni Telecom Italia risultano essere sottovalutate del 47%, nel secondo, invece, la sopravvalutazione è del 47%.
Per chi ama in Borsa l’appeal speculativo Telecom Italia potrebbe essere l’investimento giusto per il 2022: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Telecom (MIL:TIT) ha chiuso la seduta del 30 dicembre invariato rispetto alla seduta precedenza a quota 0,4342 euro.
La situazione grafica del titolo è sintomatica di una condizione che potrebbe esplodere da un momento all’altro. Sia sul mensile che sul trimestrale, infatti, le quotazioni sono bloccate da due importanti resistenze. Andiamo, quindi, a vedere in dettaglio la situazione grafica.
Time frame mensile
La proiezione in corso è rialzista, ma sono ormai due mesi che non riesce a rompere al rialzo la resistenza in area 0,4869 euro (I obiettivo di prezzo). Solo la rottura di questo livello potrebbe aprire le porte al raggiungimento degli obiettivi successivi indicati in figura. In particolare, il III obiettivo di prezzo si trova in area 0,8558 euro per una possibile performance di circa il 100%.
La mancata rottura di questa resistenza potrebbe determinare un ritracciamento fino in area 0,3729 euro. La rottura di questo supporto, poi, determinerebbe un ritorno delle quotazioni in area 0,3 euro.
Time frame trimestrale
Su questo time frame le quotazioni sono bloccate all’interno del trading range 0,2155 euro – 0,4661 euro. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Tuttavia riteniamo altamente improbabile la rottura dell’estremo inferiore. Per cui, qualora dovessimo assistere a un ritorno sui minimi storici non bisognerebbe farsi scappare l’occasione di acquisto.
Al rialzo, invece, sarebbe molto probabile un ritorno in area 1 euro.