Per capire quando il vino sa di tappo non bisogna essere dei sommelier, ma stare attenti a una muffa particolare

tappo

Quando ci viene servito un vino, la prima cosa a cui dobbiamo stare attenti è il suo sapore. Questo è il motivo per cui, in molti ristoranti, lo fanno assaggiare, prima di versarlo. Ovviamente se si tratta di vino in bottiglia. Anche a casa nostra dovremmo fare la stessa cosa prima di qualsiasi pranzo o cena. Assicurarci che la bevanda non sappia di tappo.

Come in una celebre scena del film Roba da ricchi. Il personaggio interpretato da Renato Pozzetto, in un momento molto romantico con Francesca Dellera, alla domanda “cosa si dice in questa occasione” risponde “che sa di tappo”. Una battuta molto comica, che, però, in contesto diverso da un film, potrebbe risultare non molto divertente, anzi addirittura imbarazzante.

Per capire quando il vino sa di tappo non bisogna essere dei sommelier, ma stare attenti a una muffa particolare

Perché un vino sa di tappo? È colpa di una muffa, chiamata tricloroanisolo (TCA). Questa può colpire il sughero o addirittura essere precedente, ovvero derivare già dalle botti prima dell’imbottigliamento. Infatti, tutti pensiamo che il problema derivi dal sughero e che il TCA sia direttamente collegabile a esso. Tuttavia non è sempre così. A volte deriva dalla cattiva qualità del legno delle botti o da una loro sbagliata stagionatura.

Fatta questa precisazione, possiamo dire che già dall’odore, nel momento in cui il tappo lascia la bottiglia, si potrebbe percepire la presenza del TCA. Per questo, è buona cosa, nel momento della stappatura, mettere il sughero sotto il naso per sentirlo. Potremmo, da subito, avvertire della puzza. Se così non fosse, ma avessimo un dubbio, lasciamo passare qualche minuto, magari andando all’aria aperta. Successivamente, rimettiamo il tappo sotto il naso per capire se la prima sensazione è stata quella giusta, o meno.

Dal naso alla bocca

In caso di ulteriore dubbio, ovviamente passiamo al responso del palato. Versiamo qualche goccia di vino e degustiamo, come fossimo dei sommelier. Se sentiamo un gusto amarognolo o acido, allora non ci saranno più dubbi. Il TCA ha intaccato il vino, che non ha più il suo sapore originario. Non ci rimane che cambiare la bottiglia di vino. Purtroppo, non è più recuperabile e saremo costretti a cambiarla.

A casa nostra, sicuramente è molto più semplice. Al ristorante, dove chiaramente non potremo sentire l’odore del tappo, dovremmo essere più che sicuri, per evitare cattive figure. Spesso la troppo sincerità può provocare disappunto da parte di chi ci serve il vino. Avendo il cliente sempre ragione, però, la sostituzione verrà comunque effettuata. Rimandare indietro una bottiglia di vino, magari costosa, è azione non comune, ma che abbiamo tutto il diritto di fare se sentiamo qualcosa che non va.

Ecco che per capire quando il vino sa di tappo non bisogna essere dei sommelier, ma stare attenti a una muffa particolare, avere un buon olfatto e un buon gusto. Il TCA è molto meno ingannevole di quel che sembra, ma bisogna sempre stare attenti a riconoscerla con attenzione, onde evitare brutte figure.

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