Stiamo affrontando un periodo di grande rialzo dei prezzi. L’inflazione è altissima e il prezzo dei beni di consumo sia alza sistematicamente, mentre gli stipendi rimangono fermi. Non solo, a causa di fattori internazionali, sono in aumento anche il costo dell’energia, del gas e della benzina. Infine, a causa della cattiva manutenzione del servizio idrico e all’arrivo dell’estate, ci sono problemi di siccità. Insomma, non uno degli scenari migliori per chi ogni mese deve pagare spese e bollette.
Proprio in questo momento complicato è, allora, particolarmente importante conoscere bene i propri diritti. Il Governo ha provato a dare una mano ai cittadini con vari aiuti e Decreti di sostegno. Un esempio è il Decreto Bollette del 2022 con cui ha adottato alcune misure. Ha poi azzerato gli oneri generali delle bollette per aprile, maggio e giugno 2022. Ha abbassato l’IVA al 5%, così come potenziato il bonus sociale elettrico e gas. Inoltre, ha provato a inserire il Bonus benzina e da ultimo quello dei 200 euro.
Conoscere i propri diritti
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Per altro, sempre con il Decreto Bollette, per evitare gli sprechi energetici, ha fissato una temperatura dell’aria minima e massima. Questa da rispettare fino al 31 di marzo 2023. In particolare, d’estate la temperatura nelle unità immobiliari non può scendere sotto i 27 gradi, con 2 gradi di tolleranza. Mentre in inverno, non può superare i 19 gradi sempre con 2 di tolleranza. Ora queste misure non impediscono, però, a molte persone di ricevere bollette alle stelle. Allora, per bollette di acqua, luce e gas troppo alte, chi le riceve può difendersi, sia chiedendo spiegazioni al fornitore che andando dal giudice.
Del problema si è occupata la Corte di Cassazione, con l’ordinanza 21.564 del 2022. La Corte di Cassazione ha trattato spesso dei danni legati a bollette eccessive e ha spiegato ai consumatori come tutelarsi e ottenere risarcimenti. La Corte torna a spiegare che, se riceviamo delle bollette eccessive, possiamo chiedere spiegazioni al fornitore. Possiamo, cioè, chiedere al fornitore di dimostrare che il contatore dei consumi funzioni correttamente.
Per bollette di acqua, luce e gas alle stelle possiamo evitare di pagare grazie a questa domanda
Se il fornitore non ci risponde rapidamente o perde tempo, possiamo avviare un vero e proprio processo in cui gli si chiede di fornire questa prova. Se il fornitore non fornisce questa prova, di corretto funzionamento del contatore, possiamo non pagare le bollette.
I giudici spiegano che se, invece, il fornitore riesce a dare questa prova, dovrà essere il cliente a dimostrare qualcosa per non pagare. In particolare, che è stato un fattore esterno, e a lui non imputabile, che ha causato il consumo particolarmente elevato di quel periodo. Senza questa prova, il cliente dovrà pagare interamente le bollette ricevute.
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