Un anno di lavoro non sempre equivale ad un anno di contributi. E soprattutto l’impatto che un anno di contributi ha sull’importo della pensione varia in base alla retribuzione. E verificare che per ogni anno lavorato sia stato versato il corrispondente anno di contributi è una preoccupazione che qualsiasi lavoratore dovrebbe avere.
Soprattutto se per una parte della sua carriera ha scelto di svolgere lavoro part time. In alcuni casi, infatti, per fare in modo che il lavoro part time non incida negativamente sulla pensione si potrebbe intervenire. Con il versamento dei contributi volontari che è solo una delle 3 soluzioni per aumentare i propri contributi. Per avere una pensione più alta, però, non sempre conviene pagare all’INPS i contributi volontari o da riscatto.
Contributi volontari per lavoro part time
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Il lavoratore che è occupato a tempo parziale può scegliere di versare contributi volontari ad integrazione di quelli obbligatori. Ma solo se ha versato almeno un anno di contributi nel quinquennio precedente. E solo se i periodi si collocano temporalmente dopo il 31 dicembre 1996. Nel sistema contributivo, quindi. E questo a prescindere che il part time del proprio contratto sia orizzontale, misto o verticale.
I contributi volontari che il lavoratore può pagare possono avere un effetto duplice:
- possono aumentare l’assegno spettante anticipato se non è stato raggiunto, con i versamenti obbligatori, il minimale contributivo annuo. In questo modo il lavoratore si garantisce l’annualità piena versata che andrà, quindi, ad incidere sul calcolo, ma anche sul diritto alla pensione;
- nel caso che con i versamenti obbligatori si sia raggiunto il minimale i contributi volontari serviranno solo ad aumentare l’importo dell’assegno.
Per avere una pensione più alta o per uscire prima dal mondo del lavoro ecco quando conviene pagare l’INPS
Ma in realtà quando a chi lavora part time conviene versare contributi volontari? Riferendosi la normativa solo a periodi che ricadono nel sistema contributivo, bisogna fare una distinzione. Se si cerca solo di aumentare l’importo della pensione questo non è un’operazione conveniente. Il versamento, infatti, andrebbe ad incidere solo in minima parte sull’assegno. Questo perchè aumenterebbe solo la quota contributiva della pensione.
Per la quota retributiva della pensione, infatti, gli anni di contributi versati in part time non penalizzano il calcolo dell’assegno. Conviene valutare questa opzione, quindi, solo qualora il versamento dei contributi volontari consenta al lavoratore il pensionamento anticipato. Nel caso, quindi, che la contribuzione permetta di raggiungere i contributi necessari per l’accesso alla pensione anticipata.
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