Curare l’orto, e in generale il giardinaggio, è sicuramente uno degli hobby più soddisfacenti da intraprendere e portare avanti. Questo perché si tratta di un’attività che ci riconcilia con la natura e che ci permette di sfruttare tutti quegli insegnamenti tramandati dai nostri genitori o dai nonni.
Tuttavia, pur essendo alla portata di tutti, la cura dell’orto non è così semplice. Infatti, ci sono dei meccanismi che, prima di essere eseguiti, andrebbero compresi fino in fondo. Un aspetto veramente importante, e che tratteremo in questo articolo, ad esempio, è il trapianto. Nelle prossime righe sveleremo quali sono i segreti per fare al meglio questo passaggio e per non ritrovarsi con un orto improduttivo e morente.
Una fase molto delicata
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La maggior parte delle piante, per motivi strutturali e climatici, ha bisogno di crescere in un ambiente protetto prima di essere portata in pieno campo. Nelle prime fasi, infatti, bisognerebbe far germogliare e crescere le piante all’interno di vasi, serre e semenzai. Solo una volta raggiunta una certa maturità, queste possono essere trapiantate direttamente nell’orto.
Questa è una delle fasi più delicate della coltivazione, perché le piantine potrebbero subire uno shock e morire. Per agevolare questo passaggio ed avere delle piante sane e robuste, bisognerebbe quindi utilizzare dei concimi. In commercio ne esistono di tantissimi tipi, ma in questo articolo concentreremo la nostra attenzione su quelli più naturali.
Per avere un orto sano e produttivo con raccolti abbondanti sono questi i concimi naturali consigliati dai migliori vivaisti
Prima ancora di trapiantare le nostre piantine, un passaggio assolutamente da non dimenticare è quello di concimare innanzitutto il terreno. Questa procedura, detta concimazione di fondo, serve ad arricchire il terreno di sostanze organiche per renderlo fertile e ricco.
Per fare ciò, si potrebbero utilizzare dei concimi naturali, come ad esempio il letame ed il compost.
A questo punto, dopo qualche giorno, possiamo procedere con il trapianto delle piantine. In questa fase, di solito si consiglia di effettuare una concimazione leggera, atta a favorire un miglior attecchimento delle radici. Queste ultime, infatti, non sono ancora del tutto sviluppate e bisognerebbe quindi somministrare il fertilizzante in prossimità, così da non danneggiarle.
I migliori concimi naturali, in questo caso, sono quelli a rapida cessione, come lo stallatico pellettato o l’humus di lombrico. Tuttavia, per avere un orto sano e produttivo, si potrebbero utilizzare anche dei fertilizzanti fai da te, come il macerato di ortica. Per realizzarlo basterà macerare 1 kg di piante di ortica, prive di radici, in 10 litri di acqua distillata o piovana. Dopo due giorni sarà sufficiente filtrare il macerato e diluire, con un rapporto di 1 a 10, con l’acqua solitamente utilizzata per l’irrigazione.
Questo macerato darà alle piante il giusto apporto di azoto e di sali minerali come ferro e magnesio.
Inoltre, è un potente insetticida che proteggerà alcune piante, come ad esempio la rucola, dall’assalto dei parassiti.
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