A volte l’aumento della pensione arriva dopo un’apposita domanda da parte dell’interessato. Cioè in un certo senso i rapporti si invertono e deve essere il percettore a inoltrare un’apposita istanza all’Ente di Previdenza.
Si tratta dei c.d. diritti inespressi, ossia quei diritti che spettano al pensionato (anche gli invalidi) ma non concessi in quanto non richiesti dall’interessato. In pratica per avere questi aumenti della pensione bisogna fare domanda all’INPS e in questa sede vediamo quali sono i principali.
Le maggiorazioni sociali
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Una prima via è data dalle c.d. maggiorazioni sociali. A dire il vero sono tantissime e si oscilla nell’ordine di alcune decine di euro mensili. Più in generale, si tratta dei trattamenti economici che hanno il fine di integrare i vitalizi base di chi ha redditi propri inferiori a certe soglie di Legge.
Quest’ultima, inoltre, spesso prevede anche il rispetto di alcuni requisiti anagrafici. Tuttavia, l’ordinamento prevede anche maggiorazioni che si applicano ai titolari di assegno sociale, e quindi agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordomuti.
L’importo aggiuntivo delle pensioni al minimo
Un altro diritto inespresso è l’importo aggiuntivo delle pensioni al minimo pari (per quest’anno) a 154,94 euro. In questo caso l’integrazione è riservata ai pensionati la cui rendita complessiva non supera l’equivalente del trattamento minimo.
Nella sostanza si tratta di un Bonus corrisposto in aggiunta alla 13° mensilità e quindi previsto per il prossimo mese di dicembre.
L’integrazione al trattamento minimo
Un altro diritto che porta al ritocco all’insù dell’assegno previdenziale INPS (e non quello assistenziale) è l’integrazione al trattamento minimo. L’ordinamento lo prevede in favore di chi è andato in pensione con il sistema misto o retributivo e riceve un assegno pensionistico più basso del minimo vitale. Per l’anno 2022 quest’ultimo è stabilito nella cifra soglia di 524,35 euro.
Ancora, la Legge prevede anche il rispetto di altri paletti reddituali, distinti a seconda del caso in cui si viva in coppia oppure in autonomia.
Per avere questi aumenti della pensione bisogna fare domanda all’INPS altrimenti non vengono riconosciuti
Infine citiamo la quattordicesima mensilità che, com’è noto, arriva a luglio, in piena estate. Con riferimento a quella già erogata, essa è stata appannaggio dei pensionati con almeno 64 anni di età e un reddito complessivo individuale fino a 13.633,11 euro per il 2022.
Come fare domanda all’INPS dei diritti inespressi?
Ora, una prima potenziale mossa da compiere è quella di capire se si ha diritto o meno a una o più di queste prestazioni.
Al riguardo si può accedere al consulente digitale delle pensioni, un servizio online sul portale dell’Ente di Previdenza. Esso analizza in automatico se vi sono o meno i presupposti e il diritto a queste maggiorazioni.
In alternativa non resta che consultare il proprio Patronato o consulente di fiducia e accertarsi in merito.