In Italia quando si parla di assicurazioni si pensa in automatico a quella dell’auto, o magari a quella contro furto e incendio della casa. Molto meno spesso quando si parla di assicurazione si pensa ad uno strumento d’investimento.
Eppure il mercato offre polizze assicurative che coprono sul rischio morte e sono anche un ottimo strumento di protezione del proprio patrimonio. Inoltre hanno anche grandi vantaggi fiscali anche in ottica della trasmissione ereditaria.
Quando in Italia sentiamo la parola assicurazione immediatamente pensiamo alla RC auto. Ognuno di noi prima o poi ha avuto a che fare con un incidente subito o provocato. In quel caso ha avuto direttamente a che fare con le problematiche riguardo al risarcimento. Se il danno è stato provocato è sufficiente informare l’assicurazione. Se siamo vittime dell’incidente, l’iter è più complicato, perché occorre farsi risarcire i danni subiti. Può capitare anche che l’assicurazione proponga un risarcimento inferiore al danno subito. In questo caso ci sono delle precise linee guida da seguire.
Per assicurare i soldi ad un erede esentasse e nel contempo puntare ad un rendimento questa polizza è perfetta
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Le RC auto, o un’assicurazione contro il furto o l’incendio, appartengono al ramo danni, ma le index linked appartengono al ramo vita. Una polizza index linked è un contratto assicurativo che copre più obiettivi. È una polizza sulla vita e quindi ha una copertura in caso di morte. Ma è anche un investimento e restituisce il capitale investito alla scadenza più un eventuale rendimento minimo. Inoltre è un ottimo strumento per proteggere il proprio capitale e tramandare il patrimonio ai figli esentasse.
Scopriamo più in dettaglio queste tre caratteristiche. Le index linked sono polizze appartenenti al ramo vita, quindi in caso di morte del sottoscrittore il beneficiario otterrà il capitale indicato nel contratto. Ma le index linked sono anche prodotti assicurativi che hanno come obiettivo un minimo rendimento sul capitale investito. Nella maggior parte dei casi la valorizzazione dell’investimento è legata ad un indice azionario di riferimento del contratto.
Inoltre poiché sono polizze vita a tutti gli effetti, sono impignorabili e insequestrabili. Non solo, le index linked possono rappresentare una valida soluzione per assicurare i soldi ad un erede esentasse. Infatti in base all’articolo 12 del decreto legislativo n. 346 del 31 ottobre 1990, su questi contratti non si applica l’imposta di successione.
Un investimento che ha reso il 750% in 12 anni
Quelle sopra elencate sono le principali ragioni che dovrebbero spingere all’investimento in una polizza index linked. Chi volesse puntare esclusivamente a cavalcare l’andamento di un indice azionario dovrebbe utilizzare strumenti diversi. Gli ETF sono prodotti ideali per puntare sull’apprezzamento di un particolare mercato azionario. Per esempio, chi volesse puntare sull’apprezzamento del Nasdaq potrebbe investire su uno specifico ETF che in 12 anni ha reso il 750%.
Gli Exchange traded fund sono come dei fondi di investimento ma hanno il vantaggio di essere quotati in Borsa. Inoltre è possibile investire con piccoli acquisti periodici attraverso i piani di accumulo. Questa operazione invece non è possibile con le polizze index linked che nella maggior parte dei casi prevedono investimenti in un’unica soluzione.
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