Dalla misura di pensionamento anticipato Opzione Donna all’assegno unico e universale, passando per il rafforzamento dei congedi parentali e per le misure contro il carovita. Ecco cosa prevede, nel dettaglio, la manovra finanziaria del Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni a favore delle donne e delle madri.
Per il ritiro dal lavoro, e per il sostegno alla natalità ed alla genitorialità, il Governo italiano dal prossimo anno propone alcune misure già consolidate per le donne. Ed altre agevolazioni che sono state ulteriormente rafforzate. Specie per le madri.
Per esempio, anche nel 2023 ci sarà l’Opzione Donna tra le misure di pensionamento anticipato. Ovverosia quelle che permettono di ritirarsi dal lavoro molto prima dei 67 anni di età. Che è attualmente il requisito anagrafico di base per l’accesso alla pensione INPS di vecchiaia. Con almeno 20 anni di contributi previdenziali versati.
Per andare in pensione prima la misura Opzione Donna è confermata pure per il 2023
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In particolare, l’Opzione Donna ci sarà anche nel 2023. Probabilmente con gli stessi requisiti del 2022. Prima che poi il Governo italiano, probabilmente già entro la fine del 2023, proceda con la revisione strutturale della previdenza pubblica.
Ovverosia, per andare in pensione prima, con quella riforma che il Governo Draghi non è riuscito a fare. Oltre ad Opzione Donna, per le madri ci sono altre misure legate non alla previdenza, ma al sostegno diretto a livello economico. A partire dall’assegno unico e universale, passando per il rafforzamento dei congedi parentali. Ed il tutto senza dimenticare che, per le mamme e per i bambini, il Governo italiano nella manovra finanziaria ha introdotto pure delle misure importanti contro il carovita. Vediamo allora quali sono nel dettaglio.
Ecco perché dal prossimo anno i prodotti alimentari per l’infanzia costeranno meno
Nel dettaglio, per le donne, il Governo italiano guidato dalla premier e leader di FdI Giorgia Meloni ha disposto il dimezzamento dell’IVA che è al momento applicata sugli assorbenti e sui tamponi. Con l’aliquota che passerà infatti dal 10% al 5%.
Così come, rispetto al 22% attuale, scenderà al 5% pure l’IVA sul latte in polvere o liquido per la prima infanzia. Il che significa che dal prossimo anno, il prezzo al consumo di questo prodotto sarà decisamente più basso.
Nella riduzione di imposta, inoltre, rientrano pure tanti altri alimenti per l’infanzia come il semolino, le fecole e le farine sempre per la prima infanzia. E lo stesso dicasi per i pannolini ed anche peri seggiolini che si installano nelle auto.