Per allontanare l’invecchiamento precoce, declino cognitivo e problemi di tiroide potrebbe bastare una piccola quantità di questo nutriente alleato della salute

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Bisognerebbe mangiare con attenzione, non solo per mantenere il proprio peso forma e la linea, ma soprattutto per favorire un corretto funzionamento del nostro organismo.

Nonostante ci siano alimenti che preferiamo rispetto ad altri, è importante cercare di introdurre nella propria alimentazione diversi tipi di pietanze, genuine e salutari.

Infatti, vitamine e minerali sarebbero indispensabili per migliorare lo stato di salute e non rischiare possibili malattie dovute a carenze.

Esiste, di fatto, un fabbisogno giornaliero che però può variare in base all’età, il sesso, il peso e dallo stile di vita che conduciamo. Se, ad esempio, svolgiamo molta attività fisica, il nostro corpo avrà bisogno di un maggior apporto di sali minerali, come ferro e magnesio.

In linea generale, però, se siamo in presenza di qualche scompenso, potremmo percepire semplici fastidi o anche gravi sintomi.

Per allontanare l’invecchiamento precoce, declino cognitivo e problemi di tiroide potrebbe bastare una piccola quantità di questo nutriente alleato della salute

Spesso ignoriamo l’esistenza di nutrienti, che consideriamo minori, ma che in realtà sono fondamentali come tutti gli altri. Facciamo molta attenzione ad assumere vitamina C e omega 3, oppure del fosforo o magnesio, dando la priorità ad alimenti che li contengono. Esistono, tuttavia, minerali che sottovalutiamo e trascuriamo del tutto, come il selenio. Un elemento essenziale per l’organismo, perché partecipa a diversi processi, proteggendoci anche da infezioni di varia natura.

Se dovessimo avere una carenza di questo minerale, i campanelli d’allarme potrebbero essere molteplici e compromettere anche la corretta funzionalità dei muscoli scheletrici. Potremmo notare le unghie particolarmente fragili e un colore della pelle e dei capelli mutato.

Comporterebbe altri segnali come ipertensione, cirrosi, cardiopatie e, in casi estremi, anche infertilità e infezioni. L’EFSA stabilisce che l’apporto giornaliero, di un individuo adulto in salute, dovrebbe essere di 55 microgrammi, mentre sotto i 14 anni la quantità sarebbe inferiore.

Un valore minimo per allontanare l’invecchiamento precoce, declino cognitivo e problemi che metterebbero a rischio la nostra salute, causando anche malattie degenerative.

Dove troviamo il selenio

Gli alimenti che potrebbero contenere maggiore quantità di selenio sarebbero il pesce, come tonno pinna gialla, sardine, gamberi, sogliola, triglia, cozza. Anche le frattaglie, pollo, latticini, uova e carni rosse lo contengono.

Lo troviamo, poi, anche nei cereali, integrali e non, ma il fattore determinante è il terreno, che dovrà essere ricco di questo minerale, lo stesso concetto vale per le verdure, che prendono dalla terra questo nutriente.

Si aggiungono alla lista anche diversi tipi di frutta, anche quella secca come noci, noci pecan, anacardi, pistacchi.

Attenzione, invece, a non eccedere con le dosi giornaliere, perché i sintomi non tarderebbero ad arrivare, ovvero nausea, vomito, diarrea, una vera e propria intossicazione da selenio.

Approfondimento

Pochi conoscono questa vitamina che aiuterebbe a proteggere il fegato da epatite e cirrosi e contrasterebbe perdite di memoria, Alzheimer e demenza

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