Il 24 aprile è sicuramente una delle date segnate in rosso per chi è interessato all’incasso di dividendi interessanti. L’altra sarà quella del 22 maggio quando circa 50 società staccheranno il dividendo. Ovviamente per incassare il dividendo bisogna esserne in possesso il giorno precedente a quello dello stacco. Eppure per alcune delle azioni che staccheranno il dividendo il 24 aprile sarà meno del previsto.
Alcune delle aziende, come Banca Mediolanum e Piaggio hanno già pagato l’acconto sul dividendo 2023 e, quindi, il rendimento che si otterrà il 24 aprile non sarà quello che si legge sui siti specializzati, ma inferiore. Ad esempio, Banca Mediolanum ha previsto un dividendo per il 2023 pari a 0,5 €. Tuttavia, 0,24 € sono stati già pagati, per cui ai possessori del titolo alla data del 24 aprile verrà pagato “solo” un saldo di 0,26 € per un rendimento del 3% circa a fronte di un rendimento totale di circa il 5,85%. Analogo discorso vale per Piaggio che del dividendo stanziato per il 2023 di 0,185 € ha già pagato 0,085 €. In totale, quindi, verrà pagato 0,1 € per un rendimento del 2,5% circa invece che del 4,6% totale. Ecco perché per alcune delle azioni che staccheranno il dividendo il 24 aprile il rendimento sarà meno del previsto.
Vediamo, quindi, come Banca Mediolanum arriva all’appuntamento con lo stacco del saldo del dividendo.
Le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo Banca Mediolanum
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Le quotazioni di Banca Mediolanum (MIL:BMED) hanno chiuso la seduta del 21 aprile in rialzo dello 0,80% rispetto alla seduta precedente, a quota 8,618 €.
Sebbene le quotazioni abbiano reagito bene alla peggiore settimana dopo quella successiva allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, tutti gli indicatori sono ancora impostati al ribasso. Le difficoltà del titolo si notano dal fatto che le quotazioni non riescono a superare la resistenza in area 8,676 €. In questo caso il titolo potrebbe raggiungere il livello chiave in area 9,378 € che potrebbe pesantemente condizionare l’andamento del medio/lungo termine.
Il superamento di questa resistenza, infatti, potrebbe favorire una continuazione del rialzo fino in area 11,216 €, prima, e area 13,054 €, poi.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 8,242 €.
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