Un inizio autunno shock per molti pensionati italiani. Tra le tante novità dell’Istituto, anche queste. Le cassette postali fisiche e telematiche di molti pensionati sono state inviate dalle nuove lettere dell’INPS con tanto di minaccia di sospensione delle prestazioni. Tutto parte da un adempimento che i pensionati avrebbero disatteso nel 2019 e 2020. Si tratta delle comunicazioni reddituali 2018. Ma si può intervenire.
Pensioni sospese da restituire all’INPS se non si interviene entro novembre
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Le lettere dell’istituto sono talmente dirette da far perdere il sonno ai malcapitati pensionati. Sospensione delle prestazioni è la minaccia che l’INPS inserisce nelle comunicazioni che stanno arrivando ai pensionati. Infatti la dicitura è molto specifica e parla esattamente di sospensione della prestazione se entro 60 giorni il pensionato non provvede a mandare la comunicazione che è stata carente anni prima. Inoltre se decorrono ulteriori 120 giorni si rischia la revoca definitiva della prestazione. L’INPS sottolinea il fatto che l’adempimento era stato già preannunciato al pensionato con la classica campagna RED di quell’anno.
Anche la restituzione di tutti i soldi percepiti dai pensionati inadempienti
La mancata comunicazione del modello RED non avrebbe consentito all’INPS di calcolare l’esatto ammontare delle pensioni ai pensionati. Questo è alla base di quello che l’INPS minaccia di fare nei confronti dei contribuenti. Anche se la situazione da un anno all’altro non è variata, il pensionato è costretto ad inviare questa comunicazione sempre. Solo chi presentale dichiarazioni dei redditi ogni anno non è assoggettato a questo obbligo. Ma la comunicazione di preavviso di sospensione della prestazione è inviata quasi certamente a chi il 730 o il modello Redditi non è tenuto a presentarlo a tal punto da ricadere nell’obbligo del RED. Oltretutto, l’INPS nella sua missiva mette in guardia l’interessato sul fatto che potrebbe scattare l’obbligo di restituire i soldi incassati l’anno a cui fa riferimento l’omesso invio del modello RED. In questo caso l’oggetto delle recenti lettere dell’Istituto è l’anno 2018.
Come provvedere ad effettuare le comunicazioni che l’INPS cerca salvando la pensione
Bisogna intervenire prontamente, massimo in 60 giorni come l’INPS sottolinea. Infatti va fatta quella che a tutti gli effetti è una operazione di salvataggio della prestazione. Le pensioni sospese da restituire all’INPS sono una cosa da prendere con le molle. Meglio evitare di finire nei provvedimenti di sospensione o ancora peggio, nella revoca. La procedura per venire a capo di tutto è semplice ed illustrata sempre dall’INPS nella comunicazione arrivata ai contribuenti. È possibile rivolgersi ad un CAF o utilizzare il contact center dell’INPS al numero 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da rete mobile. In alternativa possibile fare tutto con le credenziali di accesso SPID, CIE o CNS. Bisogna accedere all’area riservata dell’INPS, altrimenti detta “My INPS”. E poi seguire il seguente percorso:
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- Home;
- Prestazioni e Servizi;
- Servizi;
- Prestazioni pensionistiche – Domande;
- Variazione Prestazione Pensionistica;
- Ricostituzione/Supplementi;
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