Per adesso, nessuno sembra intenzionato a prendere provvedimenti adeguati.
Le future pensioni saranno calcolate solo ed unicamente con il metodo contributivo ad esclusione dei soliti super privilegiati che con norme ad hoc avranno altri sistemi.
Come funziona la pensione legata al sistema contributivo? I contributi prelevati dallo Stato, anno per anno, vanno sulla posizione individuale e rivalutati anno dopo anno in base al tasso medio del PIL degli ultimi 5 anni.
Successivamente questo montante è ricalcolato con un coefficiente di trasformazione legato alla età del futuro pensionato.
Questi coefficienti vengono aggiornati con cadenza biennale.
Attualmente sono nella forbice tra il 4,186 e il 6,466 per quelli che andranno in pensione con oltre 71 anni di età.
Con una nota del 07/09/2021 l’INPS ha reso noto che, a causa dell’andamento negativo del PIL nominale italiano, il coefficiente di rivalutazione è inferiore all’unità.
Cosa significa questo?
Che i montanti contributivi accumulati fino al 31 Dicembre 2020 non potranno essere rivalutati, ossia che la pensioni resteranno ferme al palo, nonostante l’inflazione.
Pensioni sempre più basse: il futuro dei pensionati in Italia è sempre più nero
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Soltanto nell’anno 2014 si era verificato un caso simile, allora fu un intervento governativo con il Dl 65/2015 a mitigare questo fenomeno. Il decreto stabiliva che il coefficiente non poteva essere inferiore ad 1, salvo il recupero da effettuare nelle rivalutazioni successive. In assenza di tale norma i montanti contributivi, non solo non crescerebbero, ma potrebbero subire anche una decurtazione uguale all’andamento negativo dell’economia.
Pensioni da fame, purtroppo questa è la verità.
Con la finanziaria in approvazione alle camere non sembra ci sia all’orizzonte nessun tipo di provvedimento.
I figli ed i nipoti andranno in pensione sempre più tardi ed ad età veramente venerabili e con pensioni veramente da sussistenza.
Il sistema pensionistico in Italia non sarà più sostenibile nel futuro e questo per colpa dei troppi privilegi e dei continui interventi legislativi volti a favorire questa e quella categoria.
Quali soluzioni saranno prese dallo Stato italiano?
Per adesso fare pensioni sempre più basse ma nel futuro dovranno per forza aumentare l’età pensionabile oggi a 67 anni.
Nell’anno 2050 in pensione a 75 anni è una possibilità che non bisognerebbe escludere a priori.
Tra pochi anni l’età sarà portata a 70 anni, poi a 72 e addirittura 75, insomma con le pensioni sempre più basse il futuro dei pensionati in Italia è sempre più nero.