Conclusa la tornata dei pagamenti pensionistici di agosto (anticipati a partire dal 27 luglio), è già conto alla rovescia per quelli di settembre. Al riguardo, siamo ancora in attesa di conoscere il calendario esatto.
Tuttavia, è plausibile che anche i pagamenti fino a fine anno saranno anticipati alla fine del mese antecedente a quello di competenza. Certo, invece, che ci saranno pensioni INPS più ricche a settembre solo per questi aventi diritto: chi attende i rimborsi del 730 e chi la quattordicesima.
Gli aumenti legati ai rimborsi del 730
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Intorno al 20 del mese arriveranno i cedolini della pensione di settembre. Si tratta di quel documento che permette ai pensionati di controllare l’importo della loro pensione che INPS erogherà in quel mese.
Questo prospetto contiene sia le eventuali divergenze negli importi di un mese rispetto a un altro, sia le ragioni di tali divergenze. A settembre, per molti beneficiari l’assegno potrebbe essere più ricco. Tutto questo per due motivi.
Il primo riguarda ancora gli eventuali rimborsi del 730, legati cioè alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Si pensi, ad esempio, al classico caso di chi ha presentato la dichiarazione a giugno. Ma si tratta di un’eventualità che potrebbe riguardare anche chi, pur avendo presentato la dichiarazione a maggio, non ha ancora ricevuto il rimborso, slittato pertanto a settembre.
È evidente che, in questi casi, è improprio parlare di un aumento vero e proprio della pensione. Si tratta invece di un rimborso legato a quella parte di imposte in più pagate nel 2020.
Parimenti potrebbe verificarsi anche la casistica inversa, cioè quella che genera una trattenuta in cedolino, in caso di conguaglio a debito del contribuente.
Infine ricordiamo che in questo 2021 i rimborsi sui cedolini arriveranno fino al prossimo novembre. Questa circostanza è collegata all’emergenza Covid 19, che ha spostato al 30 settembre il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Pensioni INPS più ricche a settembre solo per questi aventi diritto
La seconda ragione che porterà aumenti nel cedolino di settembre di alcuni pensionati, è legata alla quattordicesima.
Sappiamo che di norma la si percepisce con le mensilità di luglio o dicembre, a seconda della data di nascita. Tuttavia, ci sono casi in cui, pur avendo diritto a percepirla a luglio, questo non accade. Si tratta di normali ritardi dell’Istituto di Previdenza legati ai doverosi controlli che l’INPS effettua prima di erogare la quattordicesima mensilità.
Nel caso in cui i controlli sul reddito degli aventi diritto non siano espletati entro il pagamento della pensione di luglio, ecco che scatta lo slittamento.
Dunque, ai pensionati non resta che attendere la fine della prossima settimana, quando dovrebbero essere caricati i nuovi cedolini. A quel punto si tratterà di andare a controllare sia la sezione del prelievo fiscale (e confidare in un importo a credito), sia la presenza dell’eventuale quattordicesima. In entrambi i casi, ovviamente, solo per i rispettivi aventi diritto.
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