Tra poco sarà possibile consultare il cedolino pensione del mese di aprile 2025 dal sito dell’INPS e scoprire l’importo delle prestazioni spettanti e gli eventuali cambiamenti. Il prossimo sarà il primo cedolino senza conguagli a debito per coloro che hanno terminato il pagamento delle rate relative al 2024. Per i prossimi mesi, tuttavia, ci saranno ancora le trattenute per le addizionali IRPEF regionali e comunali 2024 e l’acconto 2025 dell’addizionale comunale.
Per consultare il cedolino direttamente sul portale INPS (a partire dal 20 o dal 21 marzo), basta seguire dei semplici passaggi. Bisogna accedere al sito www.inps.it tramite una delle credenziali digitali SPID, CIE o CNS, cercare nella barra di ricerca in alto “Cedolino pensione“, cliccare sulla pagina e, poi, su “Utilizza lo strumento“. Il servizio online permette non solo di verificare il documento del mese ma anche di confrontarlo con i due precedenti, per scovare eventuali modifiche. Il cedolino può essere stampato e scaricato sul proprio computer.
Al pari degli altri mesi, anche ad aprile le pensioni saranno accreditate nel primo giorno bancabile, cioè martedì 1° aprile 2025, per coloro che hanno optato per il pagamento diretto su conto corrente bancario o postale. I pensionati che ritirano le somme in contanti presso gli sportelli postali, invece, dovranno rispettare l’apposito calendario che segue l’ordine alfabetico dei cognomi, affisso presso l’Ufficio di competenza.
Rivalutazione e aumento di 32 euro: cosa cambia per i pensionati ad aprile 2025?
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Il mese di aprile sarà favorevole per alcune categorie di pensionati, perché otterranno un aumento di 32 euro sull’assegno pensionistico. Si tratta degli:

Rivalutazione e aumento di 32 euro: cosa cambia per i pensionati ad aprile 2025?
- invalidi totali che hanno diritto all’incremento al milione;
- gli over 70 che percepiscono le maggiorazioni sociali.
È stata, inoltre, confermata la rivalutazione delle pensioni dello 0,8%. L’aumento interessa tutti gli assegni, ma in misura differente a seconda delle varie fasce di reddito. Nel dettaglio:
- le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo hanno diritto all’incremento dello 0,8%;
- le pensioni tra 4 e 5 volte il trattamento minimo hanno diritto all’incremento dello 0,72%;
- le pensioni superiori a 5 volte il trattamento minimo hanno diritto all’incremento dello 0,60%.
Solo per le pensioni inferiori o pari al trattamento minimo, è stato riconosciuto un aumento del 2,2%, per mezzo del quale tutti gli assegni saranno pari a 616,67 euro al mese.
L’INPS ha precisato che, per gli assegni integrati al trattamento minimo, la rivalutazione viene determinata sulla base dell’importo integrato al trattamento minimo; per le pensioni non integrate al trattamento minimo, invece, la maggiorazione viene calcolata sull’importo lordo in pagamento.
Segnaliamo, infine, che i pensionati della Provincia autonoma di Bolzano che percepiscono la pensione minima avranno diritto, dal prossimo aprile, a un’integrazione fino a mille euro al mese, grazie a un provvedimento di durata triennale della Regione, pensato per tutelare gli anziani che hanno un reddito molto basso.