Nel momento in cui un lavoratore pensa di poter andare in pensione, che sia a 67 anni o con tutte le pensioni anticipate che l’ordinamento prevede, il primo passaggio è quello di recuperare l’estratto conto. Questo documento non è altro che il riepilogo di tutti i contributi versati dal lavoratore per ogni lavoro svolto durante la carriera, naturalmente con assunzione effettiva. Dall’estratto conto si possono verificare anche se i contributi sono utili o meno al pensionamento o se gli anni di lavoro effettuati sono coperti davvero da contribuzione. L’estratto conto è un documento che non ha valenza certificativa però, perché per avere la conferma definitiva serve il cosiddetto EcoCert che va richiesto all’INPS e non può essere scaricato liberamente.
Come si ottiene l’estratto conto contributivo INPS
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Per ottenere l’estratto conto contributivo un lavoratore in passato non aveva alternativa al recarsi agli sportelli dell’INPS munito di codice fiscale o tessera sanitaria. Adesso è tutto più semplice grazie alla tecnologia. Facendosi assistere da Patronati e soggetti autorizzati, tramite delega è possibile farsi stampare l’estratto conto direttamente dal sito ufficiale dell’INPS. Come per ogni cosa oggi c’è l’alternativa del “fai da te”. Tramite il Sistema pubblico di identità digitale, cioè lo SPID, o in alternativa tramite la carta nazionale dei servizi o la carta di identità elettronica, l’operazione può essere fatta anche da casa col proprio PC. Autenticandosi e accedendo nell’area riservata al cittadino cioè nell’area “MYINPS”, nel menù a tendina a sinistra c’è la voce che cita espressamente “estratto conto contributivo”. Cliccando sopra si apre il file dell’estratto contro del lavoratore che può essere scaricato sul PC ed eventualmente stampato in versione PDF.
Pensioni anticipate e come avere e leggere l’estratto conto INPS
Nell’estratto conto è presente l’elenco di tutti i periodi lavorativi dell’interessato, con l’ammontare dei contributi versati e il periodo di versamento. In genere i periodi sono riportati in settimane, ma non è raro trovarli in mesi o giorni. Periodo di lavoro svolto, numero delle settimane coperte da contribuzione e valori della retribuzione utili ai fini previdenziali e dei contributi versati, sono i dati recuperabili dall’estratto conto. E naturalmente, il nome del datore di lavoro con cui sono stati effettuati tutti i vari lavori svolti. Per un anno di lavoro pieno deve essere riportato il numero 52 se si tratta di settimane. Così come deve essere riportato 12 per i mesi o 365 per i giorni.
La guida al calcolo dei contributi versati da un lavoratore
Se qualcuno si chiedeva come verificare i contributi per le pensioni anticipate e come avere e leggere l’estratto conto, la risposta è facile quindi. Dei contributi versati bisogna riportare tutto in settimane. Sommare tutti i periodi di contribuzione riportati in settimana trasformando gli altri allo stesso modo. Per esempio 365 giorni equivalgono a 52 settimane, così come 12 mesi. Il totale delle settimane per completare i 20 anni di contributi utili alla pensione di vecchiaia ordinaria deve essere 1040. E deve essere 2227 settimane di contribuzione la somma che equivale ai 42 anni e 10 mesi di contributi necessari per la pensione anticipata ordinaria. Infatti basterà moltiplicare 42 per 52 e poi aggiungere il risultato di 52 diviso 12 per 10 per arrivare ai 42 anni e 10 mesi necessari per la anticipata.
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