Secondo il piccolo aumento INPS di cui abbiamo già parlato le pensioni 2021 per sordomuti, ciechi assoluti e ciechi parziali varieranno semplicemente in questo modo. L’assegno riconosciuto ai sordomuti ammonterà nel 2021 a 287,09 euro mensili. È previsto un limite di reddito per l’avente diritto al trattamento. Tale reddito non può essere superiore a 16.982,49 euro annui.
Per quanto riguarda la possibilità dell’aumento fino al milione rimandiamo a quanto già scritto su queste pagine.
Per i sordomuti è prevista anche un’indennità di comunicazioni, pari a 258,00 euro mensili. Per adesso non sono ancora note la variazioni per il 2021 di questo assegno. Si sa solo che è stato confermato.
Anche i ciechi assoluti hanno diritto a dei riconoscimenti economici. In modo particolare, nel 2021, spetterà loro un assegno mensile di 310,48 euro . Il limite di reddito per avere diritto alla prestazione è di 16.982,49 euro annui.
Pensioni 2021 per sordomuti, ciechi assoluti e ciechi parziali
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La legge non tutela solo i ciechi assoluti, ma anche i ciechi parziali. In questo caso la prestazione è di 4.931,29 euro annui. Per i cosiddetti ventesimisti erano previsti, nel 2020, 213,08 euro al mese e senza limiti di reddito personale.
Per quanto riguarda gli incrementi per il 2021 possiamo per ora solo riferire le modifiche per i ciechi assoluti. In particolare, i non vedenti totali che abbiano più di 65 anni possono aspirare ad una pensione mensile di 287,09 euro . Esiste, però, un limite reddituale. L’aspirante alla pensione non deve avere redditi personali superiori a 16.982,49 euro annui.
È prevista anche la categoria dei decimisti. Sono coloro che hanno un residuo visivo non superiore a un solo decimo per ogni occhio. Nel 2021 percepiranno 213,08 euro al mese.