Il piano del Governo è quello di arrivare entro 3 anni alla Quota 41 per tutti. La misura secca tanto voluta dalla Lega. E che avrebbe dovuto entrare in vigore già alla scadenza della Quota 100. Ma per arrivare dall’attuale Quota 103 alla Quota 41 secca ci vorranno due o tre anni di misure flessibili. E proprio per questo la riforma pensioni del 2024 potrebbe non essere quella definitiva. Vediamo perché.
Quota 103, ancor prima di entrare in vigore, è condannata a durare un solo anno. A fine 2023 andrà in scadenza per consentire l’entrata in vigore di una sorta di Quota 41 ibrida. Ovvero la misura che farà da ponte per arrivare alla Quota 41 secca a cui si auspica di arrivare entro 3 anni. La riforma del 2024 dovrebbe consentire, nei piani del Governo, un superamento della Legge Fornero. Ma il tutto dovrà avvenire in maniera abbastanza graduale e senza scaloni e scosse per i lavoratori. Ma con la pensione Quota 103 per un solo anno, cosa succederà dopo?
La riforma del 2024 cosa andrà a cambiare?
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Il piano di partenza del Governo, attualmente, è ancora abbastanza grezzo e va smussato. Ma l’obiettivo finale sembra essere la Quota 41 per tutti. Essa consentirà di superare definitivamente la pensione anticipata ordinaria prevista dalla Legge Fornero.
Ma non si potrà passare da una Quota 103 a una Quota 41 a prescindere dall’età nel giro di un anno. L’obiettivo è quello di arrivarci entro la fine della legislatura, o entro il 2025/2026. E cosa accadrebbe nel frattempo?
Mentre si aspetta la Quota 41 secca come si andrà in pensione?
Ovviamente, nell’attesa di poter andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età, dovranno essere garantite uscite flessibili. E l’età a cui si è pensato è proprio quella che oggi è prevista per la Quota 103: 62 o 63 anni come requisito anagrafico indicativo.
A questo si deve aggiungere un alleggerimento della tassazione e un incentivo per chi sceglie la previdenza integrativa. Via, quindi, al riscatto della laurea, a sconti contributivi per le lavoratrici madri. Ma potrebbe essere prevista anche una nuova pace contributiva.
Pensione Quota 103 per un solo anno, e poi che succede?
In questo modo si permetterebbe alla maggioranza dei lavoratori, pagando, di raggiungere i 41 anni di contributi richiesti per l’uscita anticipata. Ma c’è da sciogliere un nodo cruciale della previdenza italiana: quello del meccanismo dell’adeguamento dell’età di pensionamento all’aspettativa di vita ISTAT.
In ogni caso non si supererà la Legge Fornero già dal 2024, ma sarà un percorso graduale nel tempo. Il 2024 rappresenterà solo il primo passo verso quello che è stato definito un sistema di pensionamento più equo.