Pensione prima dei 60 anni per le donne ma senza Opzione donna o quota 41, ecco la misura che pochi conoscono

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Che le pensioni in Italia siano troppo difficili da centrare sia come età che come contribuzione è come scoprire l’acqua calda. Soprattutto dal 2012, dopo l’avvento della tanto criticata riforma Fornero, le pensioni sono diventate un autentico miraggio per molti lavoratori. Difficile andare in pensione prima dei 67 anni di età, nonostante molte misure sulla carta dovrebbero consentirlo. E poche chance di andare in pensione con pochi anni di contributi. Pensione prima dei 60 anni per le donne? Vediamo di cosa si tratta.

Per esempio 20 anni di contributi servono solo a 67 anni per le pensioni di vecchiaia ordinarie o a 64 anni per chi riesce a rientrare nelle pensioni anticipate contributive, che però va detto, sono davvero complicate da prendere. Eppure una misura che consente un pensionamento molto anticipato, di addirittura 11 anni prima per le donne, esiste.

Pensione prima dei 60 anni per le donne ma senza Opzione donna o quota 41, ecco la misura che pochi conoscono

Uscire dal lavoro a 56 anni può sembrare una cosa inesistente, eppure grazie alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidità specifica si può. Le donne infatti possono godere di questa pensione anticipata di oltre 11 anni rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria. Per gli uomini il vantaggio è inferiore, ma resta cospicuo consentendo le uscite dal lavoro a 61 anni, e quindi 6 anni prima della vecchiaia ordinaria. Occorre però chiarire che la misura, anche se bastano solo 20 anni di contributi, ha nella invalidità pensionabile, detta anche specifica, un fattore determinante. Non basta l’invalidità civile e generica quindi. Tra invalidità specifica e generica le differenze sono importanti, e soprattutto due sono quelle che bisogna conoscere per evitare errori. E adesso vedremo di capire quale invalidità serve per poter lasciare il lavoro con le combinazioni 56+20 o 61+20, rispettivamente per lavoratrici e lavoratori.

Il riconoscimento dell’invalidità specifica per andare in quiescenza con soli 56 anni di età

Fermo restando che la misura ha 12 mesi di finestra mobile di attesa per il primo rateo di pensione spettante, la misura è fruibile con l’80% di invalidità almeno. E non parliamo di invalidità civile. Perché in questo caso si tratta della riduzione generica della capacità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Per invalidità specifica o pensionabile, si intende quella che riguarda la riduzione della capacità lavorativa di un soggetto in base alle sue competenze ed alle attività svolte in precedenza. E non serve la commissione medica invalidi civili per poter rientrare nella misura. Questa commissione ASL infatti certifica le invalidità generiche. Per quelle specifiche l’organismo è la commissione medica dell’INPS. Che deve determinare se un richiedente è invalido, in che percentuale è invalido e se può essere collocato al lavoro comunque in altre mansioni ma sempre in base alle sue esperienze e competenze.

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