La pensione precoci Quota 41 permette ai lavoratori, che hanno iniziato a lavorare prima del compimento dei diciannove anni, di accedere alla Quota 41 solo se si trovano in particolari condizioni di tutela. Questa misura doveva subire un restyling, eliminando tutti i paletti. L’uscita dal lavoro per i lavoratori precoci doveva essere senza paletti solo con 41 anni di contributi. Una promessa fatta dal vecchio Governo e non mantenuta.
Ma la pensione precoci quota 41 per tutti, è inserita nella Legge di Bilancio?
La nuova manovra della Legge di Bilancio 2021 prevede solo la proroga dell’Ape Sociale, con allargamento della platea anche a coloro che non percepiscono la Naspi, e la proroga dell’Opzione donna. Della Quota 41 non esiste traccia. La delusione per i lavoratori è tanta.
La pensione Quota 41 era stata inserita nell’accordo di Governo firmato da Salvini e Di Maio, unitamente alla misura Quota 100. Una promessa fatta e non mantenuta, per mancanza di fondi.
Requisiti pensione Quota 41 nel 2021
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La Quota 41 è una misura istituzionale e pertanto anche nel 2021 si potrà accedere con questi requisiti:
a) lavoro precoce (52 settimane di contributi prima del compimento del diciannovesimo anno di età);
b) 41 anni di contributi;
Inoltre, è necessario trovarsi in una delle seguenti tutele:
a) lavoratore disoccupato che da tre mesi ha terminato di percepire la NASPI;
b) disabile superiore al 74%;
c) lavoratore che assiste il familiare con handicap grave ai sensi della legge 104 art. 3 comma 3 convivente;
d) colui che svolge mansioni gravose e usuranti.
Nel 2020 coloro che intendono aderire a questa misura si devono sbrigare, l’ultima data possibile per presentare domanda è il 30 novembre.
Riepilogando, alla domanda la pensione precoci Quota 41 per tutti è inserita nella Legge di Bilancio? La risposta è negativa. Nulla è cambiato per questa forma pensionistica. I requisiti e le modalità sono le stesse per il 2020, anche se tutto può ancora cambiare.